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In seguito ai tragici naufragi avvenuti recentemente nel Mediterraneo, il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, ha espresso profonda preoccupazione e indignazione. Di seguito, riportiamo le sue parole e l'invito alla comunità diocesana a ritrovarsi insieme, per pregare e riflettere.
«Cosa sta accadendo al nostro mondo? Com'è possibile continuare ad assistere a queste tragedie del mare che si ripetono ogni giorno? Com'è possibile tollerare ancora questi viaggi della morte, dove a morire sono esseri umani che cercano di sfuggire a situazioni di fame, di guerre, di diritti negati e, spesso, a morire sono i bambini?». A chiederselo è il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, profondamente colpito dalle notizie dei naufragi avvenuti nelle ultime ore nel Mediterraneo.
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Un pensiero particolare, il presule lo ha espresso per il grave naufragio che si è registrato, nella notte tra domenica e lunedì, a poche centinaia di miglia di distanza dalle coste della Locride, nel Mare Ionio. Monsignor Oliva è intervenuto per manifestare i sentimenti che sono comuni tra i fedeli della diocesi di Locri-Gerace: «C'è tanta rabbia e indignazione per una tragedia che da tempo si ripete».
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Il vescovo afferma che c'è bisogno di una seria riflessione: «Queste tragedie - dice - avvengono davanti ai nostri occhi. Eppure nulla si muove. È alla deriva la nostra umanità. Serve un sussulto di umanità. Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell'incapacità di proteggere le persone più vulnerabili».
Continua monsignor Oliva: «Mi chiedo: perché ai migranti non viene riconosciuto il diritto di poter fare un viaggio in sicurezza verso quei paesi ove possono vivere in pace e realizzarsi? La gestione delle migrazioni richiede lungimiranza, coraggio, responsabilità. Limitarsi a misure di contenimento, costose in termini economici e di vite umane, non è la soluzione. Urge una conversione politica, che metta al primo posto i diritti fondamentali di ogni uomo, una politica per l'umanità, una politica di accoglienza. Fratelli tutti! Questa è la verità che papa Francesco affida alla nostra sensibilità».
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Monsignor Oliva invita tutta la comunità diocesana a una fiaccolata e veglia di preghiera che avrà luogo sabato 22 giugno 2024, dalle 20, a Roccella Jonica, la cittadina che si sta sempre più contraddistinguendo per lo spirito di accoglienza che sa riservare ai migranti.
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