Avvenire di Calabria

Lo sconforto e il dolore del presule che rinnova il suo appello per una politica che riconosca il diritto alle migrazioni

Naufragio al largo di Roccella Jonica, il vescovo Oliva sulla strage di migranti: «Serve un sussulto di umanità»

L'invito alla comunità diocesana: «Ritroviamoci tutti sabato a Roccella Jonica per pregare e riflettere insieme»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

In seguito ai tragici naufragi avvenuti recentemente nel Mediterraneo, il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, ha espresso profonda preoccupazione e indignazione. Di seguito, riportiamo le sue parole e l'invito alla comunità diocesana a ritrovarsi insieme, per pregare e riflettere.

Strage di migranti nel Mediterraneo, il vescovo di Locri-Gerace: «Perché?»

«Cosa sta accadendo al nostro mondo? Com'è possibile continuare ad assistere a queste tragedie del mare che si ripetono ogni giorno? Com'è possibile tollerare ancora questi viaggi della morte, dove a morire sono esseri umani che cercano di sfuggire a situazioni di fame, di guerre, di diritti negati e, spesso, a morire sono i bambini?». A chiederselo è il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, profondamente colpito dalle notizie dei naufragi avvenuti nelle ultime ore nel Mediterraneo.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Un pensiero particolare, il presule lo ha espresso per il grave naufragio che si è registrato, nella notte tra domenica e lunedì, a poche centinaia di miglia di distanza dalle coste della Locride, nel Mare Ionio. Monsignor Oliva è intervenuto per manifestare i sentimenti che sono comuni tra i fedeli della diocesi di Locri-Gerace: «C'è tanta rabbia e indignazione per una tragedia che da tempo si ripete».


PER APPROFONDIRE: Naufragio al largo di Roccella Jonica, le vittime potrebbero essere più di 60. Tra i dispersi molti bambini


Il vescovo afferma che c'è bisogno di una seria riflessione: «Queste tragedie - dice - avvengono davanti ai nostri occhi. Eppure nulla si muove. È alla deriva la nostra umanità. Serve un sussulto di umanità. Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell'incapacità di proteggere le persone più vulnerabili».

«Necessaria una conversione politica»

Continua monsignor Oliva: «Mi chiedo: perché ai migranti non viene riconosciuto il diritto di poter fare un viaggio in sicurezza verso quei paesi ove possono vivere in pace e realizzarsi? La gestione delle migrazioni richiede lungimiranza, coraggio, responsabilità. Limitarsi a misure di contenimento, costose in termini economici e di vite umane, non è la soluzione. Urge una conversione politica, che metta al primo posto i diritti fondamentali di ogni uomo, una politica per l'umanità, una politica di accoglienza. Fratelli tutti! Questa è la verità che papa Francesco affida alla nostra sensibilità».


Adesso siamo anche suWhatsAppnon perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Monsignor Oliva invita tutta la comunità diocesana a una fiaccolata e veglia di preghiera che avrà luogo sabato 22 giugno 2024, dalle 20, a Roccella Jonica, la cittadina che si sta sempre più contraddistinguendo per lo spirito di accoglienza che sa riservare ai migranti.

Articoli Correlati