
Il segreto di Francesco. La riflessione dell’arcivescovo Morrone sul Papa venuto «dalla fine del mondo»
Un momento di intensa comunione ecclesiale ha riunito la comunità diocesana di Reggio Calabria –
Guerra in Ucraina, i detenuti del Carcere di Corigliano Rossano si sono resi artefici di un gesto significativo. Una donazione volta a sostenere i progetti di Caritas per fronteggiare l'emergenza in Ucraina.
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«In questo delicato momento storico, caratterizzato da conflitti e morti, su cui aleggia ancora il clima pandemico, ci sono gesti che aprono alla speranza e che accogliamo con la profonda gratitudine del cuore». È quanto si legge in una nota dell'arcidiocesi di Rossano - Cariati. Parole di apprezzamento per il gesto che ha visto protagonisti i detenuti del carcere di Corigliano Rossano.
L'arcidiocesi ionica ha risposto con sentita partecipazione all’invito alla solidarietà e all’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dal fronte della guerra. Tra i gesti significativi di vicinanza della comunità, «vi è quello che ci giunge, proprio in queste ore, dai fratelli detenuti del carcere di Corigliano Rossano».
I detenuti hanno fatto pervenire all'arcidiocesi di Rossano-Cariati, un contributo economico. È destinato a sostenere i progetti che la Caritas Diocesana, in sintonia con Caritas Italiana, ha messo in campo in queste settimane in favore dell’emergenza in Ucraina».
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È questo un ulteriore gesto di vicinanza della comunità detenuta alle iniziative di solidarietà della chiesa diocesana. Iniziative, si legge ancora nella nota, che «rinsaldano e rinnovano i reciproci sentimenti di vicinanza e condivisione di valori».
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