
Casignana e i mosaici di Dioniso: la Villa Romana protagonista
Organizzata da Archeoclub Area Integrata dello Stretto e Archeocomunidiqualità, tra arte antica e radici profonde del territorio.
Le previsione di Confesercenti sui saldi non sarebbero positive. Finite le festività si possono tirare le prime somme per quanto riguarda le vendite natalizie che purtroppo non sono positive. È l’amara conclusione a cui giunge la Confesercenti di Reggio Calabria. Secondo le stime dell’associazione di categoria, infatti, rispetto al 2019 si registrano nell'area metropolitana minori entrate che variano tra il 15% e oltre il 40%. Perdite che «si vanno ad aggiungere ai 200 miliardi di consumi in meno tra il 2020 e l'anno appena passato».
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Per il 2022 gli auspici continuano ad essere negativi, ancora stando alle previsioni di Confesercenti. «Il previsto aumento esponenziale dei contagi – a parere dell’associazione – frenerà ulteriormente l'economia mettendo una seria ipoteca alla buona riuscita della stagione dei saldi».
Il periodo emergenziale, quindi, lungi dall'essere alle spalle, stando ancora a Confesercenti Reggio Calabria, non è ancora terminato. Anzi, «tutti i numeri ci dicono che la situazione è in netto peggioramento».
In questo contesto, per il presidente Claudio Aloisio, «inspiegabile e preoccupante» sarebbe la posizione attuale del Governo. Nei fatti, dice, «ha rimesso in moto la macchina tributaria con l'invio massivo delle cartelle esattoriali, la richiesta di pagamento delle rateazioni, lo stop della moratoria dei mutui e la probabile sospensione della cig». Il tutto, aggiunge Aloisio, «accompagnato da proroghe all'ultimo minuto, alcune ridicole come quella sulla rottamazione ter, che ottengono l'unico risultato di creare incertezza e confusione. Spostano solo di mese in mese il momento in cui i problemi dovranno una volta per tutte essere affrontati».
Tutto ciò, «senza contare l'aumento spropositato di gas ed energia elettrica». Per il presidente di Confesercenti Reggio Calabria «si riverbererà sui costi di gestione e, a cascata, sui prezzi dei prodotti».
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«Ad oggi questo atteggiamento dilatorio, a limite della irresponsabilità – per Aloisio – sta creando danni incalcolabili al tessuto commerciale e produttivo». In particolare, «nelle aree più deboli come quelle meridionali, che non hanno le risorse per poter reggere le richieste di un fisco cieco e sordo rispetto alla reale situazione economica, ormai insostenibile».
Organizzata da Archeoclub Area Integrata dello Stretto e Archeocomunidiqualità, tra arte antica e radici profonde del territorio.
L’associazione si rivolge prioritariamente, ai laici cristiani impegnati a vivere con autenticità e libertà la