Avvenire di Calabria

Salute: Squillaci (Fict), “proteggiamo i ragazzi dai fallimenti ma la società è votata al successo a tutti i costi”. “Boom psicofarmaci senza prescrizione”

di Redazione Web

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“Cresciamo i nostri ragazzi proteggendoli da difficoltà, fallimenti e frustrazioni, ma poi si trovano in una società votata al successo a tutti i costi, caratterizzata da un eccesso di efficientismo, e questo a scuola, nello sport, ma anche in molte realtà del mondo dell’associazionismo”. Ha esordito così, questa mattina a Verona, Luciano Squillaci, presidente Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict), inaugurando la sessione “Dipendenze – Giovani iperconnessi ma non in relazione?”, nell’ambito del XXV Convegno nazionale di pastorale della salute, “Non ho nessuno che mi immerga. Universalità e diritto di accesso alle cure”, in corso fino al 15 maggio a Verona per iniziativa dell’Ufficio nazionale Cei. In questi ragazzi, protetti da ogni forma di fallimento e frustrazione, ma spinti al massimo livello di performance, “aumentano i disturbi dell’umore e quelli legati all’ansia che si curano come possono”, ha proseguito Squillaci lanciando un allarme: “I ragazzi tra i 15 e 19 anni che fanno usi di sostanze illegali si avvicinano al milione, ma quello che più impressione è che accanto alle sostanze classiche sono in aumento altre sostanze che accompagnano la vita dei nostri adolescenti”. La pandemia “ha accelerato l’uso di psicofarmaci senza prescrizione ‘per sentirsi meglio’, riferiscono i ragazzi”. “Alcuni – specifica il presidente Fict – ne fanno uso per dimagrire, altri per avere una situazione di serenità, ma esistono pure i ragazzi che assumono stimolanti per migliorare il rendimento scolastico”. Tra le diverse strategie di intervento della Federazione, il lavoro di prossimità su strada: “è importante farsi prossimi, ma – il monito dell’esperto – sarebbe un errore pensare di dover parlare lo stesso linguaggio dei ragazzi; è molto più importante trovare un linguaggio di mediazione, senza snaturarsi ma vivendo ognuno il proprio tempo, modo e ruolo”.

Fonte: Agensir

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