Avvenire di Calabria

Canonizzato da papa Clemente X nel 1671 è invocato come il "Santo della Provvidenza", è venerato anche in punta di Stivale

La Chiesa ricorda Gaetano da Thiene, santo venerato anche in Calabria

Papa Pio XII sintetizzò la sua spiritualità definendolo «acceso apostolo del divino Amore e campione insigne dell'umana carità».

di Redazione Web

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La Chiesa celebra oggi la memoria di San Gaetano da Thiene, sacerdote, che a Napoli, ci ricorda il martirologio romano, «si dedicò a pie opere di carità, in particolare adoperandosi per i malati incurabili, promosse associazioni per la formazione religiosa dei laici e istituì i Chierici regolari per il rinnovamento della Chiesa, rimettendo ai suoi discepoli il dovere di osservare l’antico stile di vita degli Apostoli». Una figura di Santo che ha molti devoti anche in Calabria.

San Gaetano Thiene è vissuto tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500. Nato a Vicenza nel 1480 da una famiglia di conti che decise di chiamarlo Gaetano, in onore dello zio defunto, canonico particolar conosciuto e stimato professore universitario di Padova, sin da piccolo, san Gaetano Thiene venne educato alla religione cristiana e, per questa ragione, ricevette il battesimo.


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Gaetano perse in giovanissima età il padre. Studiò diritto all'Università di Padova e divenne avvocato, ma non esercitò mai tale professione, preferendo indirizzarsi verso lo stato di religioso. Nel 1507 si stabilì a Roma, dove prese dimora assieme al futuro cardinale Giovanni Battista Pallavicini, vescovo di Cavaillon, presso la chiesa di San Simeone ai Coronari.

San Gaetano da Thiene, il Santo della "Provvidenza"

Si guadagnò la stima di papa Giulio II, che in un breve si rivolse a Gaetano come a un "figlio diletto" e "nostro famigliare". Ottenuta una particolare dispensa da papa Leone X, tra il 27 e il 29 settembre 1516 ricevette gli ordini minori e il diaconato; mentre il 30 settembre successivo, in occasione della festa di san Girolamo (patrono del suo casato), venne ordinato sacerdote dal vescovo Francesco Bertoli.

Fece ritorno nella sua nativa Vicenza nel 1519; entrò nella compagnia dei Santi Clemente e Girolamo e ristrutturò l'ospedale della Misericordia; trasferitosi a Verona, si aggregò alla compagnia del Santissimo Corpo di Cristo e, poi a Venezia, fondò un nuovo ospedale degli incurabili. Tornò a Roma nel 1527; assieme a Gian Pietro Carafa (futuro papa Paolo IV) e iniziò a condurre vita fraterna in comunità con alcuni confratelli.

Pur non essendo questo il loro proposito, Gaetano e i compagni andarono a costituire un nuovo ordine religioso, il primo degli ordini di chierici regolari sorti durante il periodo della Controriforma; essendo Gian Pietro Carafa vescovo di Chieti (in latino Theate), i membri dell'ordine vennero detti teatini. Il suo servizio, insieme a confratelli, fu instancabile nella cura dei poveri, dei malati e degli ultimi. Gaetano operò in diverse città fino al 1547 quando tornato a Napoli, si spense santamente.

Proclamato santo da papa Clemente X nel 1671 è invocato come il "Santo della Provvidenza". In occasione del IV centenario della sua morte, (1547-1947) papa Pio XII sintetizzò la sua spiritualità definendolo «acceso apostolo del divino Amore e campione insigne dell'umana carità».

È festa anche a Melia

Alla solennità di San Gaetano Thiene che si celebra oggi, partecipa anche la comunità parrocchiale di Melia, nella diocesi di Reggio Calabria - Bova, intitolata proprio al santo vicentino.

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