Avvenire di Calabria

Una Santa morta a soli 25 anni, che non ha mai lasciato il convento, eppure ha segnato in profondità la Chiesa con il suo Carisma e la sua spiritualità

Santa Teresa di Gesù Bambino, la mistica della “Piccola Via”

La sua vita improntata a una mistica della semplicità e della fiducia in Dio

di Redazione Web

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Oggi la Chiesa Universale celebra la memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino, detta anche Santa Teresina di Liseiux, vergine e dottore della Chiesa. Una Santa morta a soli 25 anni, che non ha mai lasciato il convento, eppure ha segnato in profondità la Chiesa con il suo Carisma e la sua spiritualità.


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Santa Teresa di Gesù Bambino, l'infanzia

Il 2 gennaio 1873 verso mezzanotte, la casa di Giuseppe Stanislao Martin e di Zelia Guerin fu rallegrata da un nuovo olezzante fiorellino: Maria Teresa, che univasi a completare il mazzo di fiori di quei fortunati genitori. La bambina crebbe delicata, vispa e graziosa, bella agli occhi di Dio e degli uomini. Nei primi anni della sua esistenza rimase orfana della mamma, e fu educata dal padre e dalle sorelle.

Santa Teresa di Gesù Bambino, la vocazione

Nel 1887 a 14 anni, Teresa chiese di entrare nel monastero delle Carmelitane, ma non le fu concesso perché era ancora troppo giovane. Non si scoraggiò, e nell'anno appresso partì con suo padre per Roma, e là inginocchiata ai piedi del Pontefice, gli disse: « Santo Padre, per onorare il vostro giubileo, permettetemi di entrare nel Carmelo a 15 anni ». « Entrerete se il buon Dio vorrà », rispose il Papa. Il 9 aprile 1888, dopo giorni di preghiere e di mortificazioni, le porte del Carmelo di Lisieux si aprirono a ricevere la giovanetta.

Santa Teresa di Gesù Bambino, la vita consacrata

Il 10 giugno 1890 vestiva l'abito del Carmelo; e l'8 settembre del 1890 emetteva i santi voti prendendo il nome di Suor Teresa del Bambin Gesù. Entusiasta del bello, avrebbe voluto dipingere e comporre versi: essere la suora sagrestana per rimanere vicina a Gesù ed occuparsi dei sacri lini; invece l'ubbidienza la incaricò di lavare e rammendare gli abiti. Il freddo era intenso, i cibi molto comuni. Teresa, di delicata costituzione, soffriva ma non si lamentava con la semplicità d'una bambina diceva di essere il giocattolo di Gesù. Così trascorse nove anni in religione: ubbidienza, preghiera, sacrificio erano il suo programma. Nell'aprile del 1895 ebbe come un presentimento della sua partenza: « Io morrò presto, diceva. Non ho offerto al buon Dio che l'amore, ed Egli mi restituirà l'amore. Dopo la mia morte farò cadere sul mondo una pioggia di rose. Voglio insegnare la mia piccola via agli uomini, voglio dir loro che vi è una piccola ma una gran cosa da fare quaggiù: gettare a Gesù i fiori dei piccoli sacrifici ».

Santa Teresa di Gesù Bambino, la nascita al Cielo

La giovane carmelitana sul letto della sua ultima malattia era affranta dal dolore: « Soffro » diceva semplicemente. È l'agonia senza mescolanza di consolazioni. « Mi manca l'aria della terra; quando respirerò l'aria del Paradiso? Madre mia, il calice è al colmo. Non avrei creduto poter soffrire tanto ». Era sera e la campana del Carmelo suonava l'Angelus: Suor Teresa fissò lo sguardo' sull'Immacolata e sul Crocifisso, e dopo una breve pausa esclamò: « Oh! Dio, vi amo… », e le sue labbra tacquero per sempre.

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