Avvenire di Calabria

Si esibirà due volte l'Orchestra Sinfonica Brutia e lo farà per rendere omaggio all'arcivescovo di Cosenza-Bisignano da poco defunto.

Santuario di Paola, oggi un concerto in memoria dell’arcivescovo Nolè

In memoria di monsignor Francescantonio Nolè, gli orchestrali suoneranno lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi nel Santuario

di Redazione Web

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Si esibirà due volte l'Orchestra Sinfonica Brutia e lo farà per rendere omaggio all'arcivescovo di Cosenza-Bisignano da poco defunto. In memoria di monsignor Nolè, gli orchestrali suoneranno lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi.

Un concerto per ricordare Nolè al Santuario di Paola

L’Orchestra Sinfonica Brutia - in due diverse occasioni - renderà omaggio all’arcivescovo di Cosenza - Bisignano, monsignor Francesco Nolè con l’esecuzione della composizione sacra “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi a ricordo del pastore ritornato alla Casa del Padre la scorsa settimana.


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Queste le date: 22 settembre, presso la Chiesa di San Domenico a Cosenza, ore 21.00; 23 Settembre, presso la Basilica di San Francesco di Paola a Paola, ore 21.00. L’orchestra sarà diretta dal maestro Pasquale Menchise. Voci soliste saranno quelle dei maestri Sarah Baratta e Antonella Carpenito. L’ingresso è libero.

L’Orchestra Sinfonica Brutia di Cosenza, espressione dell’Amministrazione comunale è stata ammessa al contributo del FUS insieme ad altri nove organismi che fanno capo alle città di Udine, Rovigo, Pesaro, Frosinone, Campobasso, Matera, Foggia, Potenza e Vibo Valentia. Il riconoscimento all’Orchestra Sinfonica Brutia prevede che si svolgano 5 mesi di attività all’anno per un minimo di 2.000 giornate lavorative. Le audizioni per l’Orchestra si sono già tenute al Teatro Rendano in questo mese di luglio con la selezione di 41 professori d’orchestra idonei. Il progetto artistico prevede l’utilizzo dell’Orchestra sia in attività di produzione che in coproduzioni e ospitalità.


PER APPROFONDIRE: La cronaca dei funerali del vescovo Nolè


La composizione dello Stabat Mater fu commissionata a Pergolesi probabilmente nel 1734, dalla laica confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, per officiare alla liturgia della Settimana Santa. Essa avrebbe dovuto sostituire la precedente versione di Alessandro Scarlatti, commissionata dalla medesima confraternita vent'anni prima.

La tradizione vuole che l'opera sia stata completata il giorno stesso della morte di Pergolesi (16 marzo 1736). Non si sa se questo aneddoto sia verosimile ma, da come si rileva nello studio dell'autografo, l'autore ebbe una grande fretta di scrivere, confermata da numerosi errori tipici di chi ha poco tempo davanti a sé e dalla scritta in calce "Finis Laus Deo", quasi a mostrare il sollievo per aver avuto il tempo necessario per concludere l'opera.

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