Avvenire di Calabria

Oggi la canonizzazione del vescovo piacentino considerato il santo dei fratelli migranti

Scalabrini Santo, festa anche a Reggio Calabria

Il carisma del fondatore degli "scalabriniani" e delle "scalabriniane" da anni presente anche in riva allo Stretto

di Redazione Web

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Anche la comunità reggina sarà presente questa mattina in Piazza San Pietro, a Roma, per partecipare alla canonizzazione del vescovo Giovanni Battista Scalabrini che da oggi sarà a tutti gli effetti il Santo dei fratelli migranti.

Il fondatore Congregazione dei Missionari di San Carlo (“scalabriniani”) e delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo (“scalabriniane”), il cui carisma è arrivato da anni anche in riva allo Stretto, sarà infatti proclamato Santo da papa Francesco.

Scalabrini santo, il suo carisma anche a Reggio Calabria

Il 21 maggio 2022, data in cui si è celebrata la memoria liturgica dell’arrivo di San Paolo a Reggio Calabria, mentre in riva allo Stretto si chiudeva un seminario di studio sul Beato vescovo Giovanni Battista Scalabrini e le migrazioni nel Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria, giungeva la notizia che papa Francesco aveva deciso di procedere alla canonizzazione di Scalabrini.


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Nel Concistoro del successivo 27 agosto, il Santo Padre annunciava di aver scelto la data di domenica 9 ottobre per la canonizzazione di Scalabrini e, così, presentarlo alla Chiesa universale come «Padre dei migranti»: un nuovo santo per le periferie esistenziali del mondo. Considerato il “pioniere” della pastorale dei migranti, la visione del mondo del vescovo Scalabrini è ancora attuale.

Al suo nome è legato il Centro di ascolto diocesano di Reggio Calabria che ha sede presso la parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo in Sant’Agostino. Sull’esempio di Scalabrini, da circa trent’anni il centro si occupa della cura e dell’assistenza di extracomunitari che risiedono o si trovano in transito in Calabria e a Reggio.

La vita del “nuovo” santo Giovanni Maria Scalabrini

Monsignor Scalabrini, da oggi Santo, nasce a Fino Mornasco (provincia di Como) l’8 luglio 1839 da Luigi e Colomba, terzo di otto figli, è stato battezzato lo stesso giorno. Entrato in seminario nel 1857, riceve l’ordinazione diaconale il 20 settembre 1862 e successivamente quella sacerdotale il 30 maggio 1863. Ha insegnato nel Seminario minore di Como già dall’ordinazione sacerdotale e successivamente è diventato rettore dello stesso dal 1868 fino al 1870, anno di nomina a parroco della parrocchia di san Bartolomeo a Como.

Attento studioso della catechesi cattolica, quando era ancora sacerdote, ha elaborato ed ha fatto pubblicare “Il catechismo cattolico” ed il “Piccolo catechismo per gli asili d’infanzia” (1875). Consacrato vescovo il 30 gennaio 1876 per imposizione delle mani del cardinale Alessandro Franchi, prefetto della congregazione di Propaganda Fide, prende possesso della diocesi di Piacenza. Sono gli anni in cui fonda le Scuole della Dottrina cristiana.

Il suo insegnamento ancora attuale

Nel 1889, celebra il primo Congresso catechistico nazionale. Risale al 1887 la fondazione della Congregazione dei missionari di San Carlo. Due anni dopo, nel 1889, istituisce l’associazione laicale San Raffaele per l’assistenza ai migranti. Il 25 ottobre 1895, il da oggi santo Giovanbattista Scalabrini fonda le Suore missionarie di San Carlo. Visita le missioni scalabriniane in America: nel 1901 negli Stati Uniti e nel 1904 in Brasile. Muore santamente a Piacenza il 1 giugno 1905, Solennità dell’Ascensione.


PER APPROFONDIRE: Scalabrini, il santo dei fratelli migranti


Lo zelo pastorale del Vescovo di Piacenza, vero uomo di fede, fu espressione di una carità ardente, che lo spinse a riconoscere l’importanza e la complessità del fenomeno migratorio nelle società moderne. Il suo insegnamento anima ancora oggi i cattolici all’impegno verso i migranti e rifugiati, per la costruzione della fratellanza universale. Nel 2022 ricorre il 25° anniversario della sua Beatificazione, presieduta da San Giovanni Paolo II il 9 novembre 1997.

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