Avvenire di Calabria

Consueto incontro invernale per i ragazzi dell’Azione cattolica all’insegna del servizio

«Scatti di pace», l’impegno Acr nell’era digitale

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

di Giovanni Ambrogio - «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva da vivere». Sono questi i versetti del Vangelo di Marco che scandiscono l’anno associativo delll’Azione Cattolica. Come i discepoli, siamo chiamati a soffermarci sul comportamento tracotante dei dottori della legge, ostentatori di una falsa giustizia che, nella realtà dei fatti, non praticano, in contrapposizione con la figura della vedova, la quale, nella sua povertà, «dona quanto aveva da vivere». In questa antitesi si racchiude il messaggio di cui siamo destinatari: l’esortazione ad avere sguardo attento e cuore aperto nei confronti del mondo che ci circonda. Invito che assume maggiore risonanza durante il Mese della Pace. È questo il periodo in cui gli associati di Ac sono chiamati ad avere un’attenzione maggiore nei confronti della realtà che li circonda, con gli occhi di chi si fa attento ai bisognosi. Impegno che si concretizza nell’iniziativa di quest’anno, “Scatti di Pace”, espressione della volontà, da parte della realtà missionaria cristiana, di farsi messaggera del Vangelo fino ai confini della terra, mettendo a fuoco situazioni di cui spesso ci si dimentica, come la realtà dei rifugiati e dei migranti che fuggono da guerre di cui nessuno si ricorda più. “Scatti di pace” perchè in un’era dominata dalle immagini, dai ritratti naturali o artefatti della realtà per mezzo di fotocamere e smartphone, risulta necessario allenare il proprio occhio per gettare lo sguardo “oltre”, cogliendo l’esigenza di pace di uomini e donne, bambini e anziani, in ogni parte del mondo. Una sollecitazione a liberarci dalle paure e insicurezze che ci imprigionano nei nostri dubbi, andando incontro a chi cerca la pace con impegno generoso e appassionato. In quest’ottica di rinnovato spirito di pace si pone l’iniziativa solidale che, quest’anno, volge lo sguardo all’Iraq e ai bambini rifugiati dalle guerre che funestano il Medioriente. L’Azione Cattolica si impegna a supportare le iniziative dell’organizzazione Terre des Hommes, impegnata a tutelare i diritti dei bambini promuovendo uno sviluppo equo e privo di discriminazioni. Nello specifico, l’Ac sostiene un intervento che vede coinvolti 200 ragazzi con disabilità fisiche o mentali dai 4 ai 17 anni, provenienti da gruppi etnici diversi, proponendosi di migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle loro fa- miglie offrendo un servizio di supporto psicologico e fisioterapeutico. Sostegno garantito dal ricavato delle vendite del gadget associativo che caratterizza il Mese della Pace costituito, quest’anno, da una piccola cornice magnetica, in richiamo alla proposta formativa dell’Acr. Anche la nostra diocesi si prepara a vivere da protagonista questo evento, con la consueta iniziativa della Festa della Pace che coinvolgerà tutte le parrocchie del nostro territorio dando la possibilità, a bambini e ragazzi, di riflettere sul tema della Pace. Proprio ieri, sabato 20 gennaio, tutti gli educatori Acr della diocesi hanno scelto di vivere insieme un momento speciale di preparazione alla festa con una veglia di preghiera presso la chiesa di Santa Lucia. Non ci resta che augurare a tutti i ragazzi dell’associazione, di essere pronti a scattare verso la Pace.

Articoli Correlati