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«Dopo una valanga di insistenti richieste pubbliche e moltissimi incontri, ho deciso di rompere gli indugi e di candidarmi a presidente della Regione Calabria alle prossime elezioni», così un comunicato dell’ex responsabile della Protezione civile regionale Carlo Tansi. «Lo farò – spiega – con l’intento di costruire una ampia coalizione civica che nasca dalle istanze più genuine della società civile, composta da cittadini di tutte le estrazioni e provenienze ideologiche – inclusa la parte sana dei partiti e dei movimenti – accomunati dal desiderio di trasformare in risorse i tanti tesori inespressi della nostra Terra, e dare così prospettive di un futuro nuovo e dignitoso ai nostri figli.
Insomma, una vera e propria alleanza sociale per la Calabria. Punteremo principalmente sulle nostre risorse storiche: l’agricoltura, il mare, l’ambiente, la cultura e il turismo. Basta con i miliardi sperperati in fantomatici e inconsistenti progetti di sviluppo industriale, tra l’altro incompatibili con il nostro territorio. Sì, invece, alla tutela a oltranza dei diritti civili contemplati dallo Statuto della Regione ma sempre più trascurati e talvolta negati: lavoro, studio, sanità, assistenza sociale, libertà di parola e di partecipazione». L’ex responsabile della Protezione civile spiega di aver deciso di «mettere la faccia in una battaglia di orgoglio e di speranza per la Calabria, una vera e propria rivoluzione che spero di combattere assieme a persone che abbiano la determinazione, la voglia di impegnarsi e i requisiti morali idonei. Voglio dar voce alla moltitudine di Calabresi che non votano più da anni: quel “partito degli astensionisti” che in occasione delle ultime elezioni regionali del 2014 ha raggiunto l’incredibile percentuale del 57%».
«La lotta che ci aspetta – prosegue – non è facile: combattere la corruzione e il malaffare, che hanno preso da tempo aspetti palesemente criminali; riformare radicalmente la burocrazia regionale che ha frenato per i propri interessi di casta qualsiasi tentativo di rilancio, tagliandone gli sprechi e aumentandone l’efficienza: la Regione trabocca di professionalità mortificate per logiche clientelari e interessi di casta, è ora di invertire la tendenza; riformare profondamente la Sanità, atto non più eludibile; dotare la regione di quelle infrastrutture di cui ha bisogno a tutti i livelli; tutelare il mare, il territorio, e l’ambiente; “imporre” quell’innovazione tecnologica di cui non si può più fare a meno in nessun settore. Solo così sarà possibile rilanciare l’economia e creare occasioni di lavoro».
Tansi sostiene ancora che presenterà «un programma essenziale ma realizzabile, perché dopo cinquant’anni di regionalismo segnati da programmi fantasmagorici proclamati e mai attuati, per incapacità amministrativa e politica, la nostra terra non può più attendere. Sono pronto a camminare assieme a tutte le persone oneste e di buona volontà perché tutti insieme distruggeremo quel sistema di potere perverso che ha bloccato il decollo della regione più bella e ricca d’Italia, la nostra Calabria», ha concluso.
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