Avvenire di Calabria

Due fidanzati hanno scelto di vivere in modo profondamente cristiano questo evento.

Se il primo invitato alle nozze è Gesù

Redazione Web

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di Vincenzo Agostini e Alessandra Nava - Siamo fidanzati da 4 anni, e nella vita siamo impiegato e studentessa. Quando abbiamo deciso di sposarci mai avremmo immaginato che il Signore ci avrebbe guidato nel fidanzamento così come ad oggi sta facendo. Andiamo per ordine; all’epoca della nostra decisione circa due anni fa, Vincenzo aveva appena trovato lavoro come operatore di Call center nonostante due lauree in ingegneria e tanti colloqui di lavoro non andati a buon fine.

Dobbiamo ammettere che questo ci ha lasciato un po’ spiazzati. Pensavamo infatti di avere già in tasca un’ottima prospettiva di lavoro, una vita agiata, una sicurezza economica, ma in realtà il piano del Signore era un altro e il fatto di pensare ad una famiglia nostra ci spaventava parecchio. Ed è a questo punto che il Signore ha fatto la strada e nonostante tutti i nostri dubbi ci siamo fidati e abbiamo deciso di dire il nostro «Sì» a Dio sapendo di non restare delusi facendo la szua volontà.

Anche il nostro parroco e i catechisti ci hanno incoraggiato a perseguire la nostra decisione e a scoprire se fosse davvero autentica o frutto di un momento. Sentivamo che il Signore ci stava parlando attraverso i fatti concreti della nostra vita facendoci scoprire davvero che significa amare chi ci sta accanto nonostante litigi e incomprensioni e imparare a perdonarci a vicenda anche se in quel momento non ce lo meritavamo.

Possiamo assicurare che se non fosse per Gesù Cristo tante volte non ci saremmo mai perdonati ma che tutto è opera Sua. Anche attraverso il cammino di fede che stiamo svolgendo in parrocchia il Signore ci ha sempre parlato attraverso una parola del Vangelo che, aperto “a caso” nei momenti più difficili del nostro fidanzamento, ci confortava e confermava la bontà delle nostre intenzioni matrimoniali.

Ed eccoci qui adesso alle prese coi preparativi per le nostre nozze che avverranno quest’anno ad ottobre e confessiamo di litigare continuamente sulla scelta degli invitati, sul ristorante, sulla casa, sui mobili e su tutto ciò che ruota attorno ai preparativi ma siamo fermamente convinti che ciò che conta è il sacramento del matrimonio che andremo a ricevere e vivere e non gli orpelli che sono del tutto secondari. Possiamo litigare su tutto ma siamo d’accordo sul fatto che il nostro primo invitato alle nostre nozze sia Gesù Cristo. Pensare al matrimonio cristiano ci fa pensare alle nostre vite insieme, all’impegno e alle responsabilità che ci attendono e anche al fatto che senza l’Amore di Dio, cioè senza la Sua presenza nella nostra vita, questo progetto è destinato a fallire.

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