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C'è una prima volta per il Consiglio regionale della Calabria. È legata alla rappresentatività femminile in seno all'"astronave". Sono, infatti, in tutto sei le donne elette in consiglio regionale che siederanno tra gli scranni della massima assise calabrese.
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Un vero e proprio record in 50 anni di storia di regionalismo calabrese. Cinque delle sei "consigliere" sono esponenti della coalizione vincente di centrodestra.
Sulla rappresentanza di genere in consiglio regionale, si è aperto un dibattitto già da anni che ha portato nel corso della precedente legislatura, seppur breve per la prematura scomparsa della governatrice Jole Santelli (tra l'altro prima presidente donna eletta della Regione Calabria) all'approvazione della nuova norma sulla doppia preferenza di genere da parte dell'assemblea di Palazzo Campanella, tale da favorire l'elezione di donne in consiglio regionale. Guardando ad alcuni esiti, mossi da determinate scelte, a incidere tuttavia sul risultato pare siano stati altri fattori. Ma vediamo insieme la distribuzione nei gruppi e schieramenti.
Sei donne, dunque, siederanno in Consiglio regionale per una prima volta tutta in salsa calabrese. Ma chi sono le neo "consigliere". C'è Amalia Bruni, candidata alla presidenza del centrosinistra, che approda in aula quale miglior perdente nella sfida tra candidati governatore.
Troverà posto tra gli scranni dell'aula di Palazzo Campanella, anche Katya Gentile, eletta con Forza Italia nella circoscrizione nord. "Figlia d'arte", appartiene al noto "casato" di politici del cosentino, con un passato anche ne governi nazionali. Suo padre è infatti Pino, già consigliere e assessore regionale e fratello dell'ex parlamentare e sottosegretario Antonio. Eletta con Forza Italia anch'essa nella circoscrizione nord è Pasqualina Straface, ex sindaco di Corigliano, un nome il suo noto alla politica calabrese.
Nella Lega non trova ricoferma la capogruppo nella passata legislatura Tilde Minasi, ma in consiglio regionale entra un'altra donna eletta nella circoscrizione nord: si tratta di Simona Loizzo. C'è poi Luciana De Francesco di Fratelli d'Italia, moglie del vicepresidente uscente del Consiglio regionale Luca Morrone, anche lui eletto nella passata legislatura con il partito della Meloni il quale ha dovuto rinunciare alla candidatura dopo il rinvio a giudizio incassato nell'inchiesta Passepartout della Dda di Cantanzaro.
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Eletta con Forza Italia nella circoscrizione centro, infine c'è Valeria Fedele, direttore della provincia di Catanzaro e già candidata a sindaco di Maida, centro dell'hinterland lametino.
Fino ad oggi, il record di donne elette nel consiglio regionale della Calabria spettava alla sesta legislatura. 4 le presenze femminili all'epoca quando ancora il numero dei consiglieri era di 45. Si trattava di Tavella (Prc), Freno e Intrieri (Cdu) e Caporale (An). Nelle legislature successive non si ebbe più una rappresentanza simile.
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