
Il 21 dicembre 2016, a Melito di Porto Salvo (RC), personale del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria ha dato esecuzione a un Decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione G.I.P. – G.U.P. su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, della società “ASED spa”, il cui titolare è Azzarà Rosario, tratto in arresto il 7 dicembre u.s. in esecuzione di provvedimento cautelare emesso nei confronti di 18 indagati localmente legati ad ambienti dell’imprenditoria, della politica e della ‘ndrangheta nelle sue articolazioni territoriali denominate “cosca Iamonte” e “cosca Paviglianiti”.
In particolare, dalle indagini condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria sotto la direzione della locale Procura Distrettuale Antimafia, è emerso come Azzarà Rosario, imprenditore operante nel settore dei rifiuti, Ciccone Carmelo e Zoccoli Giuseppe Saverio, forti del sostegno derivante dalla criminalità organizzata locale e avvalendosi della collaborazione di liberi professionisti e della compiacenza di funzionari e amministratori pubblici, abbiano condizionato il regolare svolgimento delle gare d’appalto. Proprio l’“ASED spa” di Azzarà Rosario – a cui si contesta il concorso esterno in associazione mafiosa – è stata individuata quale impresa di riferimento della cosca Iamonte, egemone nel comprensorio di Melito di Porto Salvo, e in tale qualità si è resa monopolista sul territorio dell’intera provincia reggina nel settore della raccolta e gestione dei rifiuti, accaparrandosi importanti commesse pubbliche, anche attraverso il ricorso a metodologie intimidatorie. Il provvedimento di sequestro riguarda le quote sociali e l’intero patrimonio aziendale, tra cui numerosi beni immobili e mobili, oltre che conti correnti, beni strumentali e prodotti finanziari, affidati agli amministratori giudiziari, per un valore complessivo stimato in € 13.000.000,00.