Dalla Calabria all’Africa: «L’impresa come missione»
Intervista a un giovane imprenditore originario di Taurianova che ha scommesso sul bene comune. Fra missione e testimonianza, il sogno di Kevin Pratticò è realtà da oltre dieci anni.
di Samuele Furfaro * - Mi auguro che il 2017 sia un anno di vera svolta per Reggio Calabria, per la città metropolitana e per l’intera comunità che vive in questa terra.
Il recente varo della nuova giunta guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, in tal senso, può rappresentare un momento di rilancio dell’azione politico– amministrativa necessaria per risollevare le sorti di un territorio incantevole ma ancora oggi afflitto da gravi e atavici problemi.
Da cittadino e da presidente del Gruppo giovani di Confindustria Reggio Calabria, ritengo che un organo di governo pubblico non possa essere valutato “ex ante” ma solo giudicato sui fatti e sugli atti prodotti.
Noi imprenditori dobbiamo avere un approccio pragmatico con la realtà ed evitiamo di entrare nella sfera della politica, perché solo la ripartizione delle responsabilità e il rispetto dei ruoli garantiscono l’equilibrio di cui la nostra società ha bisogno.
Tuttavia, personalmente esprimo un’opinione complessivamente positiva sull’operato del sindaco Falcomatà e di buona parte della sua squadra, nei primi due anni di mandato, in cui tante cose sono state fatte ma ancora molte ne vanno realizzate. E con urgenza.
Mi preme, in particolare, sottolineare come il sindaco abbia posto il rispetto del principio di legalità come architrave dell’azione dell’Amministrazione comunale; al netto dei giudizi politici, ritengo che Reggio avesse bisogno di tornare a determinati punti di riferimento, che devono accomunare chi amministra, chi opera negli uffici, chi fa impresa, chi esercita una professione. La legalità è il presupposto di ogni possibilità di sviluppo: senza di essa, anche il mercato è inquinato e l’impresa sana non può essere competitiva.
Tuttavia, come accennavo, va fatto ancora molto.
Moltissimo. Non possiamo certo ignorare che la nostra città è una delle ultime (come gran parte del Mezzogiorno) nelle classifiche di vivibilità e di qualità dei servizi pubblici: occorre rimboccarsi le maniche per migliorare il contesto in cui viviamo dal punto di vista ambientale, delle strutture sportive, degli spazi per bambini, della viabilità, della mobilità urbana, solo per fare degli esempi. Molti progetti sono stati avviati: adesso occorre compiere un grande sforzo per tradurli in realtà.
Noi, come Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, siamo aperti e disponibili a offrire il nostro contributo a questa Amministrazione, per essere pienamente partecipi del processo di costruzione del futuro della città. Un futuro che dobbiamo costruire tutti insieme.
* presidente Giovani Confindustria
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