Avvenire di Calabria

La delegazione, guidata da monsignor Schillaci, ha auspicato un rapido intervento per «il superamento dell’ormai storica situazione del ghetto infernale».

Sit-in della Caritas calabrese all’interno della Tendopoli di San Ferdinando

All'iniziativa presenti anche monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina - Palmi, e i responsabili regionali di Caritas e Migrantes

di Redazione Web

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Sit-in della Caritas calabrese all'interno della Tendopoli di San Ferdinando. La delegazione, guidata da monsignor Schillaci, ha auspicato un rapido intervento per «il superamento dell’ormai storica situazione del ghetto infernale».

La Caritas calabrese entra nella Tendopoli di San Ferdinando

Dopo l’ennesimo incendio che nella notte di San Silvestro ha avvolto nelle fiamme la tendopoli di San Ferdinando, con la distruzione di una ventina di baracche che per fortuna non ha causato nessun ferito o morto, è sempre più urgente programmare un intervento che miri al superamento di questa realtà con l’obiettivo di ridare dignità alle persone che ormai da tempo vivono in una condizione di marginalità inaccettabile.


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Come Delegazione Caritas e Commissione Migrantes della Calabria, guidati da Mons. Schillaci – vescovo incaricato CEC Caritas/Migrantes e da Mons. Milito – vescovo di Oppido-Palmi, siamo presenti oggi, presso la tendopoli/baraccopoli di San Ferdinando, per ribadire la nostra solidarietà ai tanti lavoratori migranti presenti ed alle tante realtà di base, ecclesiali e non, che sono impegnate per una risoluzione definitiva per il superamento dell’ormai storica situazione del ghetto infernale.

Vogliamo fare un appello alle istituzioni nazionali, regionali e locali perché intervengano con un provvedimento deciso e definitivo che garantisca dignità nell’accoglienza delle persone e che non sia più l’ennesima struttura emergenziale che diventa poi soluzione definitiva.

Crediamo che sia opportuno andare verso l’individuazione di soluzioni abitative sicure e adeguate diffuse nel territorio attraverso anche una organizzazione dei trasporti che faciliti gli spostamenti nell’intera area.


PER APPROFONDIRE: Tendopoli di San Ferdinando, sempre più terra di nessuno


Facciamo appello inoltre alle imprese sane della Piana e di tutta la Regione perché garantiscano condizioni dignitose e redditualmente accettabili ai migranti per consentire loro il reperimento con maggiore facilità sul mercato privato di immobili in locazione. In ultimo, ci appelliamo all’intera comunità religiosa e civile, perché superi il pregiudizio e la diffidenza e con slancio generoso, per come sanno fare i calabresi, metta in campo iniziative di ospitalità diffusa per garantire una dignità ai lavoratori migranti impegnati

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