Oggi è il Social media day: una data pensata per un nuovo spazio, seppur virtuale, abitato dalla maggioranza della popolazione. E come qualsiasi luogo, anche i Social media, hanno i loro professionisti, con sede anche a Reggio Calabria, come Mariarita Sciarrone che è Social media manager per professione.
Per tutti gli appassionati e i professionisti del digitale oggi si celebra il Social Media Day: tutto merito di Mashable che il 30 giugno 2010 ha lanciato ufficialmente questa ricorrenza per riconoscere e celebrare l’importanza dei social media come mezzo di comunicazione ormai centrale nelle vite di molti.
Dalle prime piattaforme popolari, Friendster nel 2002 e MySpace nel 2003, è con l’arrivo di Facebook nel 2004 che ha avuto inizio la rivoluzione dei social media.
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Oltre a connettere amici e familiari, i social hanno assunto un ruolo essenziale nella crescita delle aziende: sono utilizzati per fare brand awareness, storytelling e convertire i consumatori, sfruttando meccanismi di engagement e di pubblicità.
I social permettono di costruire una vera e propria community, di interagire con i consumatori e di tenerli aggiornati sui servizi e sulle promozioni, facendo percepire il valore aggiunto del brand.
Il 30 giugno è il Social media day, una ricorrenza per ricordare come utenti consumer e professionisti possono evitare errori e prevenire rischi sulle piattaforme social. Abbiamo scelto di parlarne con Mariarita Sciarrone, social media manger, digital strategist e giornalista, che offre la propria consulenza anche a Evermind, una full-service company reggina che offre soluzioni integrate creative, digitali e organizzative.
Una reggina “di ritorno” che, grazie alle frontiere spalancate dai Social network, lavora dalla Calabria con clienti di tutto il mondo: «L’online ci ha permesso di vivere dove siamo nati, ma tenendoci costantemente ai livelli di territorio economicamente più strutturati».
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Costantemente, in effetti, è l’avverbio più usato durante la nostra chiacchierata: costantemente aggiornati, costantemente a lavoro, costantemente capaci di leggere la realtà che ci sta attorno: «La mia professione è nata quando ho iniziato a farla: un bel vantaggio si potrebbe pensare. Questo, però, mi ha costretto a non fermarmi mai nel pensare e ripensare al lavoro che svolgo».
Un ricalibrarsi anche nei confronti dei clienti: «Se ci sono tagli da fare negli investimenti di un’azienda spesso riguardano la comunicazione. Non sempre, però, è colpa degli imprenditori: molti sono stati scottati da soggetti improvvisati che hanno inquinato il mercato occupazionale».
Eppure, a sentire Mariarita Sciarrone, nel suo “Stretto indispensabile” (che è anche il nome del suo blog) si inizia a respirare aria di fiducia verso l’universo digital: «Ci sono esperienze virtuose di team di lavoro e collaborazioni di ampio respiro che fanno ben sperare».
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Altro che “Scienze delle merendine”, oggi la scelta di iscriversi a Scienze della Comunicazione si è confermata essere la scelta giusta: «Un consiglio ai maturandi - ha concluso - seguite la vostra propensione, il digitale insegna che c’è sempre tempo per cambiare e migliorarsi».
Sono oltre 50.7 milioni gli italiani connessi a Internet, cioè più dell’86% della popolazione. Di questi quasi 44 milioni usano i social e lo fanno in media per un’ora e quarantotto minuti al giorno: un minuto in più rispetto allo scorso anno.
Focalizzandosi sul rapporto tra italiani e social media, come in parte già si accennava, si è arrivati all’evidenza che continuano ad aumentare nel nostro Paese non solo la penetrazione (quest’anno di tre punti percentuali rispetto allo scorso) ma anche il tempo trascorso sulle piattaforme social.
Sui social network gli italiani stanno soprattutto per leggere notizie (47.6%), trascorrere il tempo libero (46%), restare in contatto con amici e familiari (45.3%). Solo più indietro tra le ragioni che spingono a essere connessi ci sono trovare ispirazione per nuove cose da fare o da comprare, cercare contenuti di proprio interesse come i video o condividere con amici e follower frangenti della propria vita.
I servizi di casa Meta, nell’ordine WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, sono in assoluto quelli più utilizzati dagli italiani.
Anche interrogando il campione riguardo ai social preferiti lo scenario è cambiato di poco: WhatsApp è al primo posto della classifica, Facebook cede il secondo posto a Instagram e scende al terzo gradino del podio, seguito rispettivamente al quarto e quinto posto da TikTok e Telegram.
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