Avvenire di Calabria

Una vita da tecnico e un recente passato da assessore regionale, Domenica Catalfamo parla di quanto fatto

Statale 106, Catalfamo: «Cattiva burocrazia? Si può snellire»

Il lavoro preliminare c’è. Quello che ora urge è reperire le risorse necessarie per avviare progetti e cantieri

di Redazione Web

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Statale 106, Catalfamo: «Cattiva burocrazia? Si può snellire». Una vita da tecnico e un recente passato da assessore regionale, Domenica Catalfamo parla di quanto fatto. Il lavoro preliminare c’è. Quello che ora urge è reperire le risorse necessarie per avviare progetti e cantieri.

Statale 106, Catalfamo: «Cattiva burocrazia? Si può snellire»

Domenica Catalfamo è uno dei tecnici più apprezzati che operano al servizio della Pubblica Amministrazione in ambito di infrastrutture e trasporti. Con una lunghissima carriera da dirigente pubblico di settore (che prosegue), Catalfamo è stata anche assessore regionale al ramo durante la breve esperienza della Giunta Santelli-Spirlì. Nella sua attività da tecnica prestata alla politica si è occupata anche di Statale 106. «A marzo 2020 ho trovato il Contratto di Programma in scadenza. Si tratta di un procedimento fondamentale per i lavori di Anas col Ministero delle Infrastrutture», specifica Catalfamo che aggiunge: «C’erano degli interventi programmati e progettazioni in corso per diversi tratti tranne uno».


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Un’area “dimenticata”: «Non c’era nulla rispetto all’asse Catanzaro-Reggio Calabria; nell’anno di lavoro, però, non siamo rimasti con le mani in mano». «Abbiamo definito il nuovo Contratto di Programma - spiega Catalfamo - dove da assessore regionale avevo inserito una serie di richieste che, ho saputo, il presidente Occhiuto ha sposato: parliamo di lavori per sette miliardi di euro».

Purtroppo, però, al momento la prospettiva è ferma al palo: «Sì, non si conoscono i termini di accettazione da parte di Anas». Tra le novità introdotte dall’era-Catalfamo c’è poi l’adozione della “deroga al dibattito pubblico”, un’opzione che snellisce gli interventi elefantiaci della burocrazia: «Con l’accordo di tutti gli Enti coinvolti si riesce a risparmiare un paio di anni di procedure. Il tratto Cutro-Crotone, proprio in virtù di questa possibilità, sta procedendo speditamente».

L’auspicio, secondo Catalfamo, è che si riesca a “sbloccare” la situazione che riguarda il vasto tratto tra le province di Catanzaro e Reggio. «Ho molto insistito sull’adeguamento dell’accessibilità alla città di Reggio Calabria, attraverso lavori sulla tangenziale, prevedendo nuove complanari con lavori per oltre cento milioni di euro».


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L’ex assessore osservano i primi passi del governatore Occhiuto plaude al suo tentativo di «credere nella realizzazione di un tracciato a quattro corsie». Resta la grande sfida dell’attrazione delle risorse: «A livello di finanziamento non è cambiato molto; il Governo ha fatto una scelta precisa sul Pnrr escludendo gli interventi sulle strade. Bisogna stare allerta sulle assegnazioni che avverranno rispetto alle richieste formulate nel recente passato dalla Regione», conclude Catalfamo.

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