Avvenire di Calabria

Da giorni i primi cittadini dell'Alto Ionio cosentino chiedono risposte certe al Governo nazionale sugli interventi compensativi

Statale 106, l’auspicio di Savino sui lavori del Terzo Megalotto

Il vescovo di Cassano Jonio a fianco dei sindaci, auspica presto soluzioni che vadano incontro alle esigenze del territorio

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Lavori del Terzo Megalotto della Statale ionica 106, il vescovo Savino esprime vicinanza ai sindaci dei comuni ricadenti nel territorio della diocesi di Cassano Jonio che hanno occupato pacificamente, fino a ieri, la prefettura di Cosenza.

Statale 106, lavori del Terzo Megalotto e le richieste dei sindaci

La protesta si è conclusa nel pomeriggio di ieri dopo che il presidente della Regione Occhiuto si è detto disponibile ad un incontro in programma domani pomeriggio. Il Governatore ha assicurato farà da mediatore con il Governo Meloni per giungere ad una soluzione definitiva.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Da giorni, i sindaci chiedono un incontro alla presidente del Consiglio dei ministri per ottenere notizie certe sullo stato di realizzazione delle opere di compensazione ambiente del Terzo Megalotto della Statale 106.

A esprime vicinanza a «quest’azione pacifica posta in essere dai primi cittadini dei sette Comuni», è stato proprio il vescovo della diocesi di Cassano Jonio e vice presidente della Cei, monsignor Francesco Savino.

L'auspicio del vescovo Savino

«I sindaci di Cassano, Villapiana, Francavilla, Cerchiara, Albidona, Amendolara e Roseto hanno ritenuto opportuna e giusta questa azione di protesta per acquisire notizie rassicuranti sulle opere di compensazione perché fino ad oggi le notizie sono state incerte», aveva spiegato lo stesso presule, affidando il suo pensiero ad una nota della diocesi.

«Come pastore», il vescovo Savino - ancora la nota - «cerca di condividere gioie e dolori, speranze e amarezze attinenti la vita del territorio in cui insiste la Diocesi e puntualizza che la rimostranza dei Sindaci non è assolutamente contro la Prefettura, di cui si apprezza sempre il prezioso lavoro istituzionale».


PER APPROFONDIRE: Statale 106, tra lavori fermi e progetti esecutivi riposti nei cassetti


L’augurio che monsignor Savino auspica è che «quanto prima si addivenga ad una chiarificazione risolutiva per il bene comune del nostro territorio che necessita sempre più di azioni virtuose e comportamenti legali».

Articoli Correlati