Avvenire di Calabria

In aula via libera all'unanimità alla mozione presentata dal centrodestra che impegna l'esecutivo nazionale ad attivarsi immediatamente a favore dell'arteria

Statale 106, le richieste del Consiglio regionale al Governo

I lavori sono iniziati con un minuto di raccoglimento per le vittime della guerra in Ucraina e per dire no ad ogni forma di guerra

di Redazione web

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Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato all'unanimità la mozione sulla Statale Ionica 106 presentata dal centrodestra, nel giorno in cui la seduta si è aperta con un minuto di silenzio per i caduti della guerra in Ucraina.


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«Prima di avviare i lavori - ha detto il presidente dell'assemblea Filippo Mancuso - e a 5 giorni dall'inizio della guerra scatenata dall'esercito russo in Ucraina sicuro di rappresentare i sentimenti di voi tutti esprimo la ferma condanna dell'invasione premeditata, e in violazione dei diritti internazionali, della Russia nei confronti dell'Ucraina».

In aula i due documenti "no war"

L'aula ha poi approvato all'unanimità una mozione presentata dal Gruppo De Magistris Presidente e una risoluzione del Pd, sulla guerra in Ucraina. In entrambi i documenti è stata espressa forte preoccupazione per la grave crisi internazionale tra la Russia e la Nato determinata dalle forti tensioni per la situazione in Ucraina. Si è chiesto, inoltre, al Governo e agli Stati membri e alle istituzioni dell'Ue «di impegnarsi in un'iniziativa di contrasto dell'aggressione; di assumere le misure necessarie perché l'invasione sia fermata e l'Ucraina sia liberata. Inoltre che si possa tornare all'applicazione degli accordi di Minsk e al rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio fondamentale dell'inviolabilità delle frontiere».

Il dibattito sulla Statale 106

Il dibattito del Consiglio regionale si è poi spostato sulle problematiche della Statale 106. L’esigenza di far diventare l’arteria dorsale ionica della Statale 106 un’infrastruttura moderna e sicura, e interconnessa con tutti i territori del litorale, è una priorità di tutti i partiti. È questo quanto emerso nel corso dei lavori.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione sulla Statale 106 che vedeva quale primo firmatario il capogruppo di Fratelli d’Italia, il reggino Giuseppe Neri.

I rappresentanti di tutte le coalizioni hanno fatto sintesi, esprimendo parere favorevole al documento. La mozione impegnerà il Governo a «destinare le risorse necessarie per consentire alla 106 un processo di riqualificazione e modernizzazione, ad oggi, indispensabile».

Statale ionica 106, cosa chiede il Consiglio regionale?

«Oggi il Consiglio regionale ha dato prova di grande maturità istituzionale, sfuggendo all’inerzia che ha condotto in passato la discussione in Aula su questa annosa questione». Lo afferma – attraverso una nota – il gruppo di Fratelli d’Italia.

Tra le proposte che questo documento avanza, quella di maggiore impatto è «chiedere al Governo di rivedere la delibera CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) dello scorso 15 febbraio, attraverso la quale si è impegnato a stanziare 6,3 miliardi di risorse per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili. Oltre l’80% destinate al Sud».

Di queste risorse, in particolare, alla Campania ha destinato 1.700 milioni di euro (34%); alla Sicilia 1.213 milioni di euro (24%); alla Puglia 958 milioni di euro (19%); mentre alla Calabria 465 milioni di euro (9%).

«Cioè solo il 9%! Una sperequazione che non aiuta alla Calabria a risolvere il nodo che blocca lo sviluppo della Calabria, sulla questione 106», afferma ancora Fratelli d’Italia. «Il Governo con la delibera CIPESS – continua il partito - rinuncerebbe al principio evidentemente a cui deve ispirarsi l’allocazione delle risorse attraverso le quali il Mezzogiorno dovrebbe conseguire un reale ed effettivo riequilibrio territoriale».

Il Consiglio regionale auspica impegno su Statale 106

Un impegno del Governo in tal senso, a detta del gruppo guidato da Giuseppe Neri, «offrirà la misura per capire quale sia l’approccio politico che anima la sua agenda di indirizzo, sulle opere di efficientamento di cui necessita la 106. Anche perché questo impegno è fortemente vincolato alla decisione della Commissione Europea. Ossia rendere la Statale 106 infrastruttura strategica, inserendola nell’elenco delle opere della rete transeuropea dei Trasporti (TEN-T), una battaglia affrontata e vinta da Fratelli d’Italia».


PER APPROFONDIRE: Ucraina, in Calabria musei e istituzioni contro la guerra


Il Governo, pertanto, ancora il partito della Meloni, «non solo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma anche e soprattutto, il Ministero per il Sud, non può più tergiversare; ma prendere atto che la riqualificazione della 106 è un punto non più rinviabile per le politiche di sviluppo dell’intero Mezzogiorno».

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