
Pallottole vicino alla Procura di Reggio Calabria, indagini in corso
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Il Segretariato regionale del Mic, il Museo archeologico di Reggio Calabria, ma anche il Museo diocesano reggino “Aurelio Sorrentino”. Sono tra le istituzioni culturali e museali che hanno aderito alla campagna digitale promossa dal Ministero della Cultura per ricordare il dolore della guerra e il valore della pace.
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Sui rispettivi profili social, accanto alle foto di monumenti e reperti, frasi e hashtag #laculturaunisceilmondo, #cultureunitestheworld, #museumagainstwar per esprimere ferma condanna ad ogni forma di aggressione e crudeltà e, allo stesso tempo, vicinanza al popolo ucraino. Sui suoi profili social, il Museo “Sorrentino” ha scelto di postare il celebre Ostensorio raggiato di Francesco Jerace, realizzato nel 1928 in occasione del Congresso Eucaristico regionale svoltosi a Reggio Calabria, accompagnato da una frase di papa Francesco: «Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male».
Il Museo archeologico di Reggio Calabria ha invece deciso di avviare la campagna social con in Bronzi di Riace. Una scelta a spiegare la quale è il direttore Carmelo Malacrino: «I Bronzi esprimono, in tutto il pianeta, il valore identitario della Calabria. Possano le due statue assumere, nel cinquantesimo anno dalla loro scoperta, il valore di simboli della pace e dell’unione tra i popoli».
L’iniziativa, in questi giorni, ha già coinvolto non solo i musei, ma anche le biblioteche, gli archivi e istituti culturali statali. Molti, tra questi, hanno deciso di illuminare le facciate o gli edifici simbolici con i colori blu e giallo della bandiera ucraina.
L’Università Mediterranea di Reggio Calabria attraverso un messaggio diffuso sia in italiano che in inglese ha espresso la propria posizione contro la guerra e a favore della pace. «L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria è attivamente impegnata a promuovere una cultura della pace attraverso la formazione. L’Università condanna con fermezza l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina e sostiene l’appello della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane per un immediato cessate il fuoco e una nuova azione diplomatica per risolvere la crisi in atto. Esprime solidarietà agli studiosi e agli studenti ucraini ed auspica che possano riprendere presto le quotidiane attività di insegnamento e apprendimento».
Palazzo Campanella - sede del Consiglio regionale della Calabria - è illuminato con i colori della bandiera della Repubblica Ucraina. «E’ una scelta che abbiamo condiviso con tutti i Presidenti delle Assemblee regionali italiane e che associa - afferma il presidente Filippo Mancuso - anche il Consiglio regionale calabrese ai sentimenti di ferma condanna dell’aggressione premeditata, unilaterale e in violazione del diritto internazionale, della Russia nei confronti dell’Ucraina».
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«I colori giallo e blu che illuminano Palazzo Campanella, interpretano la sincera vicinanza e la solidarietà del Consiglio regionale al popolo ucraino. La sopraffazione della sua libertà che mina la coesione pacifica dei popoli - conclude il presidente Mancuso - riguarda anche noi!»
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