Avvenire di Calabria

Riunione presso l'Ufficio territoriale del governo con enti locali, forze dell’ordine ed ente gestore dell'arteria

Staltale 106, piano sicurezza nel tratto reggino: l’impegno di Anas al tavolo della Prefettura

Monitoraggio della velocità, sensibilizzazione civica e nuove rotatorie: le misure condivise per ridurre il rischio di incidenti sulla costa ionica

di Redazione Web

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Un incontro istituzionale per rafforzare la sicurezza lungo uno dei tratti stradali più critici del territorio metropolitano: la Statale 106 da Reggio Calabria a Melito Porto Salvo. Alla presenza delle autorità civili e delle forze dell’ordine, la Prefettura coordina un piano condiviso per contrastare l’incidentalità e rafforzare la prevenzione.

Statale 106, tra criticità e interventi lungo il tratto di Reggio Calabria

Si è tenuta nei giorni scorsi presso il Palazzo del Governo di Reggio Calabria una riunione presieduta dal viceprefetto vicario dottor Gaetano Tufariello, con al centro l’analisi delle criticità legate alla Strada Statale 106, in particolare nel tratto di circa 40 chilometri che collega Reggio Calabria alla costa ionica. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Montebello Jonico, i commissari prefettizi di San Lorenzo e Melito Porto Salvo, i rappresentanti della Sezione di Polizia Stradale, dell’Arma dei Carabinieri, delle Polizie Locali di Reggio Calabria e Melito Porto Salvo, insieme ai tecnici dell’Anas.



Il viceprefetto ha sottolineato la necessità di garantire la massima sicurezza lungo il tracciato, annunciando l’attivazione di un Osservatorio presso la Prefettura per il coordinamento delle Polizie Locali finalizzato al monitoraggio della velocità, principale causa di sinistri secondo i dati disponibili. È stato inoltre comunicato che sarà adottato un decreto prefettizio ricognitivo per individuare i tratti della viabilità provinciale nei quali autorizzare l’uso di dispositivi di rilevazione automatica della velocità.

L'impegno di Anas: interventi di messa in sicurezza per abbassare il tasso di incidentalità

Durante il confronto l’Anas ha ribadito la propria disponibilità al dialogo con gli enti locali e ha annunciato la realizzazione di una rotatoria in località Bocale, una rotatoria in località Sant’Elia di Lazzaro, un braccio di collegamento alla rotatoria sud di Lazzaro e un braccio di collegamento alla complanare in località Pellaro, contrada Fiumarella. Interventi concreti che rispondono a un’analisi nazionale sul tasso di incidentalità, da cui emerge che il 92% dei sinistri è legato al mancato rispetto del Codice della strada. L’Anas ha inoltre dichiarato che sono in corso stanziamenti per potenziare la segnaletica verticale e i sistemi di dissuasione della velocità, compresi dispositivi Visual Led.


PER APPROFONDIRE: Statale 106, fra promesse ritardi infiniti e speranze: voce ai territori


Ampio spazio è stato dedicato alle problematiche del territorio di Montebello Jonico, in particolare allo svincolo “Caracciolino”, dove si è verificato di recente un incidente mortale. A riguardo, Anas ha comunicato che procederà al rafforzamento della segnaletica e all’installazione di blocchi per limitare la manovra a sinistra in direzione sud, con l’obiettivo di contenere il rischio nelle fasi di immissione.

La proposta della prefettura agli enti locali: più dialogo con i cittadini sul tema della sicurezza stradale

La Prefettura ha accolto con favore le azioni presentate da Anas e ha ribadito l’urgenza di consolidare una rete di prevenzione che coinvolga forze dell’ordine, enti locali e cittadini. In quest’ottica, è stato chiesto alle forze di polizia di intensificare i controlli sul rispetto delle norme stradali, mentre l’Anas è stata sollecitata a condurre un’analisi delle cause specifiche dei sinistri e sull’efficacia delle infrastrutture esistenti.



Infine, è stato rivolto un invito agli enti locali affinché promuovano momenti di dialogo pubblico con la cittadinanza, finalizzati alla sensibilizzazione sul rispetto del Codice della strada. L’obiettivo condiviso resta quello di ridurre significativamente il rischio e salvaguardare la vita umana lungo una delle arterie più trafficate e delicate della regione.

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