Avvenire di Calabria

All'istituto comprensivo “De Amicis - Bolani” nessuna classe è in Dad e per gli alunni in quarantena è stata avviata una didattica personalizzata

Stop alla Dad, il preside Romeo: «Il ritorno in aula è sicuro»

Solo due prof su 350 docenti sono sospesi perché novax. La prima dose agli studenti ha coinvolto 1.400 alunni Il richiamo a febbraio

di Federico Minniti

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Stop alla Dad, il preside Romeo: «Il ritorno in aula è sicuro». All'istituto comprensivo “De Amicis - Bolani” nessuna classe è in Dad e per gli alunni in quarantena è stata avviata una didattica personalizzata. Solo due prof su 350 docenti sono sospesi perché no-vax. La prima dose agli studenti ha coinvolto 1.400 alunni Il richiamo a febbraio.

Stop alla Dad, il preside Romeo: «Il ritorno in aula è sicuro»

La didattica a distanza (Dad)? Da maneggiare con cura. Se dovessimo usare uno slogan un po’ âgé, probabilmente potremmo sintetizzare così il pensiero di Giuseppe Romeo, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “De Amicis-Bolani” di Reggio Calabria. Il preside risponde con pacatezza alle nostre domande mostrandoci una realtà scolastica - sì attenta - ma serena.

Dad sospesa dal Tar. Uscendo dal gioco degli acronimi, lei che idea si è fatto della vicenda?

Ci sono due diritti costituzionali in ballo: salute e istruzione. Occorre, quindi, andare cauti nei giudizi sommari. Se, però, devo affrontare un’analisi dal punto di vista scolastico, dovremmo chiederci se e quanto la Dad sia efficace.


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Senza fronzoli: la didattica a distanza non le piace così tanto...

Dopo l’inizio così acclamato, abbiamo dovuto fare i conti con la realtà. Si è potuto toccare con mano, soprattutto per i ragazzi che frequentano il primo ciclo di istruzione, come questa metodologia di insegnamento non risponde agli obiettivi generali: leggere, scrivere, far di conto e crescere insieme.

Quindi la Dad coi più piccoli, secondo lei, non funziona. Perché?

La scuola del primo ciclo lavora necessariamente sull’affettività e sulle relazioni. Gli alunni devono essere accompagnati “per mano” dal docente in classe verso l’acquisizione dei saperi.

C’è chi sostiene, però, che la scuola non è un luogo sicuro contro la diffusione del virus.

Nel nostro istituto, ad oggi, non c’è nessuna classe in Dad. E posso aggiungere: non si respira nessuna aria di emergenza. Per i ragazzi in quarantena è attivata la Didattica integrata digitale (Did), mentre per gli alunni della primaria nelle stesse condizioni sanitarie abbiamo avviato una didattica a distanza personalizzata con un rapporto uno a uno col docente.


PER APPROFONDIRE: Il Tar dice no alla Dad: a Reggio Calabria si torna a scuola


Rispetto al personale scolastico sta affrontando qualche difficoltà nella gestione?

Fornisco un dato: su un corpo docente di 350 professori, ci sono soltanto due sospesi in quanto contrari alla vaccinazione. Gli altri sono tutti in servizio e stanno facendo lezione regolarmente coi loro alunni.

Infine, a proposito di vaccino: tornerà a trasformare la sua scuole in hub vaccinale?

Già da inizio dicembre ho risposto positivamente a questo appello essendo una delle prime scuole sul territorio a farlo. In quella occasione, per un totale di cinque giornate, sono state sommini-strate 1.400 prime dosi ad altrettanti ragazzi. Il richiamo avverrà sempre nei nostri locali nelle giornate del 10 e 11 febbraio venturo.

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