Avvenire di Calabria

L'allarme di Malacrinò: «Restano ora scoperte funzioni nevralgiche, quali quelle relative alle mostre e alle procedure di prestito di opere»

Il direttore del Museo di Reggio Calabria: «Stop attività per assenza personale»

La pianta organica è ridotta all'osso in virtù di pensionamenti e trasferimenti non rimpiazzati da nuove energie: stop ai progetti esterni

di Redazione Web

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Il direttore del Museo di Reggio Calabria: «Stop attività per assenza personale». L'allarme di Malacrinò: «Restano ora scoperte funzioni nevralgiche, quali quelle relative alle mostre e alle procedure di prestito di opere, sia in entrata che in uscita, ma anche la didattica e i progetti con scuole e università». La pianta organica è ridotta all'osso in virtù di pensionamenti e trasferimenti non rimpiazzati da nuove energie.

Il direttore del Museo di Reggio Calabria: «Stop attività per assenza personale»

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, già in drammatica carenza di organico, perde un’altra unità di personale. Il Funzionario archeologo responsabile dell’Ufficio prestiti e mostre, nonché dei Servizi didattici e dei rapporti con le scuole, lascia il MArRC per prendere servizio alla Direzione Regionale Musei.


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«Auguro al nostro Funzionario i migliori successi per il proseguo di una brillante carriera – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino – e lo ringrazio per l’impegno profuso in questi anni al Museo di Reggio. Non posso, tuttavia, non segnalare un’ulteriore contrazione dell’organico museale, che mette a rischio tutte le attività che avevamo programmato per la primavera e l’estate. Anche e soprattutto in vista delle celebrazioni per il Cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace. Restano ora scoperte funzioni nevralgiche, quali quelle relative alle mostre e alle procedure di prestito di opere, sia in entrata che in uscita, ma anche la didattica e i progetti con scuole e università. Con sofferenza mi trovo obbligato a sospendere le manifestazioni già programmate per il mese di aprile, auspicando la rapida assegnazione di nuovo personale. Ridurre le attività culturali è una sconfitta non solo per il Museo, ma per l’intera comunità del territorio. Mi scuso – conclude Malacrino – con i tanti partner e le associazioni con cui avevamo costruito una ricca programmazione, ringraziandoli per la continua collaborazione che in questi anni ha trasformato il MArRC in un luogo della cultura inclusivo e dinamico».


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È un momento particolarmente difficile per il MArRC, gravato da carenze di organico anche nel settore della fruizione, accoglienza e vigilanza nelle sale espositive. E questo in un momento che dovrebbe essere di festa, per il superamento dell’emergenza Covid e la ripresa delle domeniche con ingresso gratuito, la cui prima giornata sarà quella del prossimo 3 aprile.

«Stiamo già ricevendo molte richieste da parte delle scuole e più in generale da un pubblico che vuole riappropriarsi della propria quotidianità, anche culturale, dopo la pandemia – aggiunge Malacrino. In queste condizioni, la gestione di una visita in sicurezza all’interno del Museo diventa estremamente complessa. Per questa ragione domenica 3 aprile, in concomitanza con la ripresa dell’iniziativa #domenicalmuseo, ci sarò anch’io tra le sale per supportare in prima persona il personale di vigilanza».

Da venerdì, 1 aprile, ai sensi dell’ultimo decreto ministeriale, la certificazione verde Covid- 19 non sarà più necessaria per entrare in Museo, ma basterà indossare la mascherina chirurgica.

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