Avvenire di Calabria

Convocato dal prefetto Vaccaro alla luce dopo l'ennesimo appello dei rappresentanti sindacali e del comitato dei lavoratori

Strutture psichiatriche a Reggio Calabria, tavolo in prefettura sul futuro di lavoratori e Coop

L'assessore alle politiche sociali del Comune di Reggio Lucia Nucera: «Lascia perplessi l'assenza dei rappresentanti della Regione Calabria »

di Redazione Web

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L'esponente dell'Esecutivo comunale di Reggio Calabria sull'incontro di oggi in prefettura: «Sarebbe servita la presenza della struttura commissariale regionale per condividere lo stato di avanzamento di quel percorso per la conversione delle strutture già concordato».

Psichiatria a Reggio Calabria, al tavolo in prefettura assente la Regione

«Lascia perplessi l'assenza dei rappresentanti della Regione Calabria al tavolo sulla vertenza dei lavoratori dei servizi di psichiatria». Così in una nota Lucia Anita Nucera, assessore comunale al Welfare dopo l'incontro convocato in Prefettura a Reggio Calabria.


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«Lo scorso 31 gennaio nell'ultima riunione – ha evidenziato l'assessore - avevamo già trattato il tema della riconversione del servizio per salvaguardare i lavoratori. Sarebbe servita la presenza della struttura commissariale regionale per condividere lo stato di avanzamento di quel percorso per la conversione delle strutture già concordato».


PER APPROFONDIRE: Strutture psichiatriche, il prefetto Vaccaro convoca un tavolo con sindacati e lavoratori


«Un ringraziamento mi sento di farlo al Prefetto Clara Vaccaro che, in maniera celere, ha convocato la riunione e ha preso degli impegni per sollecitare l'intervento della Regione. Ringrazio anche la Commissaria Lucia Di Furia per aver portato avanti in questi mesi le istanze, presentando il progetto di riconversione e gli investimenti che servono e di cui deve occuparsi la Regione», ha detto ancora Nucera.

I lavoratori dei servizi psichiatrici a rischio licenziamento

«Il mio pensiero in questo momento – ha aggiunto l'assessore Nucera – va ai lavoratori, che dal prossimo mese di maggio rischiano i licenziamenti, e alle loro famiglie. La Regione dovrà trovare una soluzione per il loro reinserimento nel mondo dell'occupazione. Dal tavolo è emersa la possibilità di una auspicata conversione. Non dimentichiamoci dei pazienti dei servizi psichiatria che per essere curati dovranno spostarsi in altre regioni, costringendo a lunghi viaggi le famiglie. Perché la Regione non consente di aprire questo tipo di percorsi all'interno della Città metropolitana?».

Regione presente al tavolo del 22 aprile?

«Siamo rammaricati dell'assenza dei rappresentanti della Regione, avremmo gradito che ci fossero stati, considerato che si era convenuta insieme la riconversione e che, a distanza di 3 mesi e mezzo, non si è ancora concretizzata e lascia i lavoratori senza notizie certe sul loro futuro. Che ci dicano esattamente quali sono le loro intenzioni e che possano presentarsi alla prossima riunione del 22 aprile. Da parte nostra e del sindaco Giuseppe Falcomatà, che sta seguendo con apprensione la vertenza, massima vicinanza ai lavoratori che attendono da vent'anni di vedere concretizzarsi una soluzione».

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