Avvenire di Calabria

La Generazione Z si racconta: paure e voglia di ripartire si fondono in attesa del ritorno a scuola

Ritorno in classe, gli studenti: «Finalmente senza restrizioni»

Si tratta di un ritorno alla normalità: dopo due anni gli studenti non dovranno più "subire" le restrizioni

di Valeria Simone

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La Generazione Z si racconta: paure e voglia di ripartire si fondono e trovano compimento nella riapertura di oggi. Si tratta di un ritorno alla normalità: dopo due anni gli studenti non dovranno più "subire" le restrizioni anti-contagio in classe.

Covid, restrizioni e isolamento: per gli alunni la classe torna a essere "di casa"

Da oltre due anni, noi studenti, non riusciamo a provare più le emozioni che la scuola ci suscitava. La felicità per il primo giorno, il poter riabbracciare i compagni dopo le vacanze, lo scegliere il compagno di banco, la corsa per prendere il posto migliore.


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Una pausa obbligata, che sembra essersi conclusa. Allora, per capire meglio cosa gli studenti stiano provando in questo nuovo inizio, si è pensato di chiedere ad alcuni di loro, tra gli 11 e i 18 anni, come si proiettino in quest’anno.

Uno di loro frequenterà la seconda media, augurandosi «serenità e normalità, è felice di poter ritrovare amici e professori». Tra i più grande c’è chi inizierà il Liceo: «Ho un po’ di timore, ma spero che quest’avventura sia davvero eccezionale». I suoi compagni che si apprestano a vivere il secondo anno di liceo vivono un’attesa meno trepidante: «Per me sarà un anno come gli altri, anche se sono contento di vedere i suoi compagni senza le restrizioni» dichiara un quattordicenne intervistato che auspica il ritorno a «viaggi e uscite didattiche».

Una sua compagna di classe è entusiasta: il poter ritornare a scuola in maniera sicura e in modo “normale” lo fa stare molto bene. Altri ragazzi sono della stessa opinione con un grande comune denominatore: ritrovare il proprio compagni di banco che, si sa, alle scuole superiori rappresenta una “spalla” irrinunciabile.


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Chi si appresta a vivere l’anno della maturità è proiettato a «ripartire con grinta per vivere da protagonisti il tempo della scuola». Per loro sarà un anno di scelte, una finestra sul domani. Infine, due diciottenni intervistati a scuola non torneranno, li aspetta l’università. Da loro un augurio speciale per tutti: «Godetevi il tempo che trascorrete a scuola con i vostri compagni, ma siate sempre responsabili, guardate al vostro futuro e lottate giorno dopo giorno per ottenere ciò che sognate: siate artefici del vostro domani».

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