Terra Madre prosegue la sua avventura tra borghi e ritmi lenti

Dopo l’immersione verde a San Pantaleone tante altre iniziative in programma

Prosegue il cammino dell’Associazione Terra Madre, nata recentemente con l’obiettivo di promuovere il turismo dei borghi attraverso lo sport, attività di yoga, shinringyoku, “immersioni verdi” e camminate di benessere. Un impegno a diffondere benessere attraverso le pratiche sportive e olistiche. E anche attraverso la diffusione di una cucina sana e tipica che definisce macro mediterranea. In quanto prende il meglio della cucina mediterranea e di quella macrobiotica tipiche entrambi delle popolazioni più longeve.

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A guidarla è la presidente Francesca Pizzi che dopo la sua breve esperienza amministrativa al Comune di San Lorenzo, continua ad operare cercando di valorizzare il territorio. Partendo dal Borgo di San Pantaleone ma pensando a tutto il Comune di San Lorenzo, cuore dell’area grecanica.

Il mese appena passato ha registrato il successo della prima edizione del “Green Diving” organizzata insieme al Csi Centro Sportivo Italiano. Realizzata in occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che ha registrato il “Sold out” tra i sentieri di Rocca di Varva a San Pantaleone. Tanti i partecipanti guidati da Serena Palermiti geologa esperta di geoturismo esperienziale e dalla stessa Presidente Francesca Pizzi, insegnante di Yoga.
Le attività sono proseguite anche in occasione della Corrireggio con un’attività di Breathwalking. «Utilizziamo una piccolissima parte dei nostri polmoni e respiriamo solo perché è indispensabile, senza capire quanto una buona respirazione possa aiutarci a vivere meglio. E poi, siamo sempre poco presenti e distratti, per tanti motivi. Riuscire ad esercitare la presenza ci aiuta ad avere più equilibrio e chiarezza mentale».

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Non sono mancati poi i momenti conviviali grazie a Tina Schiavone, in arte TinaPastry, anche lei socia di Terra Madre che il 27 aprile che ha accompagnato il gruppo nel giardino dell’Associazione, per la «realizzazione di un capolavoro che si chiama Zagara. È una torta da credenza che nasce per valorizzare quanto si produce in loco. La farina di grano antico macinata a pietra, le deliziose ricotte, le uova, la composta di arance. Un mix unico a prova di papille gustative».