Avvenire di Calabria

Al centro della riflessione un brano biblico del Qoelet, lo slogan ispirato ad una canzone degli 883

#Tieniltempo, i giovanissimi di Azione Cattolica si sono ritrovati a Cucullaro

Il racconto del campo diocesano che ha visto coinvolti gli adolescenti delle parrocchie reggine

di Redazione Web

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“Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato […]” (Qoelet 3,1-2). In uno splendido brano poetico Qoelet riflette sul momento preciso assegnato agli eventi che popolano la vita umana, tutto ciò che facciamo è scandito dal tempo, il quale scorre e condiziona il nostro vivere.


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Dopo due anni di pandemia le porte del Soggiorno San Paolo a Cucullaro si sono riaperte per accogliere i giovanissimi della diocesi Reggio Calabria-Bova che, dal 21 al 24 luglio, hanno partecipato al campo diocesano. Con l’hashtag #tieniltempo è stato introdotto ai ragazzi il tema di fondo, cioè il tempo come entità da non sottovalutare, da non subire ma da vivere con consapevolezza e gratitudine, alla ricerca del Bene vero. Solitamente, tendiamo a riempire di impegni tutte le giornate, tant’è che spesso non ci bastano 24 ore per fare tutto ciò che ci siamo prefissati; in un mondo che va di corsa, ritagliare del tempo per sé stessi e per la propria spiritualità è diventato quasi impossibile, fermarsi non è contemplato. Invece, mettere in time-out la propria vita, fermare il tempo anche per qualche ora, è essenziale per guardarsi dentro, per contemplare la bellezza del creato e lo sguardo amorevole di Dio.


PER APPROFONDIRE: Azione Cattolica, l’assistente nazionale del Settore Giovani a Reggio Calabria


Cosa dovremmo fare con la nostra vita? Con il nostro tempo? Dovremmo usarlo per imparare, perché c’è «un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via. Un tempo per strappare è un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace» (Qoelet 3, 6-8).

Ben quaranta ragazzi hanno accolto con entusiasmo l’opportunità di vivere questa esperienza, nei loro occhi è stato possibile leggere il bisogno di sentire l’Associazione, di viverla al 100% e la voglia di stare insieme, di fare amicizia e di connettersi con Dio.

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