
Limbadi, il 6 maggio si illumina per Maria Chindamo: memoria viva contro la ‘ndrangheta
Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
Dai mafiosi allo stato, che li riutilizza per finalità sociali. Il messaggio per le ‘ndrine può essere devastante.
Non solo perché le priva dell’ossigeno (anche se con il traffico di stupefacenti “recuperano”) ma soprattutto per la valenza sociale.
I primi che possono e debbono alimentare questo repentino cambio di passo nella lotta alla recrudescenza del fenomeno malavitoso sono i giovani.
Le ‘ndrine, infatti, tarpano le ali allo sviluppo di uomini e territori.
L’associazione Libera è in prima fila con e…state liberi 2017. Infatti “migliaia a di giovani scelgono ogni estate di fare un'esperienza di impegno e di formazione sui terreni e i beni confiscati alle mafie ed ora gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni. Segno di una volontà diffusa di essere "protagonisti" e di voler tradurre i valori in impegno, con azioni concrete, di responsabilità e di condivisione”.
L’iniziativa si prefigge “di diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si conosce e si realizza con questa esperienza una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. Caratteristica fondamentale di E!State Liberi è l'approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, le istituzioni e gli operatori delle cooperative sociali e delle associazioni che gestiscono i beni confiscati. L'esperienza dei campi ha tre momenti di attività diversificate: le attività agricole o di risistemazione del bene, la formazione e l'incontro con il territorio per uno scambio interculturale”.
Teatro di questa iniziativa sono le seguenti regioni: Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.
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Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento
In Piazza San Marco, scuole, istituzioni e associazioni insieme per un momento di riflessione e partecipazione civile.