Avvenire di Calabria

La Caritas diocesana di Crotone esprime il proprio cordoglio per le vittime del tragico incidente avvenuto sulla costa ionica del crotonese

Tragedia in mare, barcone esplode: tre morti e un disperso

Redazione Web

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di Vincenzo R. Spagnolo - Il dolore e l'angoscia, lo choc e la disperazione. Sono i sentimenti che traspaiono dagli occhi e dai primi, concitati racconti dei migranti sopravvissuti all'ennesima tragedia del mare, avvenuta al largo delle coste crotonesi. Per cause ancora da accertare, a bordo del barcone che li stava trasportando, è avvenuta una violenta esplosione, che ha causato finora tre vittime (una donna e due uomini) e un disperso. Sono tre e non quattro, come si era appreso in un primo tempo, i migranti morti nell'incendio del barcone davanti la costa del crotonese ed uno è ancora disperso.
Secondo una prima ricostruzione della Prefettura di Crotone, a bordo del barcone viaggiavano, complessivamente, 21 migranti. Altri 13 erano sbarcati nella notte a Sellia Marina, dove il barcone era stato intercettato da una motovedetta della Gdf che aveva iniziato a scortarlo verso il porto di Crotone.

L'ESPLOSIONE
Durante il tragitto, per ragioni ancora da verificare (potrebbe essersi trattato di cause accidentali, una scintilla venuta a contatto col carburante, ma c'è pure chi ipotizza uno "zampino" di possibili scafisti a bordo) è avvenuta la tremenda esplosione che ha causato 5 feriti tra i migranti (due con gravi ustioni sono stati trasferiti in elisoccorso nell'ospedale di Catanzaro) e altri due feriti tra i militari della Guardia di finanza (uno forse con frattura a una gamba), che stavano attuando l'operazione di soccorso. Sulle cause dell'esplosione indagano le forze dell'ordine, coordinate dalla procura di Crotone.

LA CARITAS: NECESSARIE VIE SICURE
La Caritas diocesana di Crotone esprime il proprio cordoglio per le vittime del tragico incidente avvenuto sulla costa ionica del crotonese. E manifesta grande apprensione per i dispersi e i feriti: "Ancora una volta si ribadisce con forza come siano necessarie vie sicure e legali di ingresso" dice ad Avvenire il direttore della Caritas diocesana crotonese, don Rino Le Pera, che ritiene sempre più necessario "predisporre attività di soccorso nelle emergenze del Mediterraneo" perché "l'assenza di coordinamento internazionale sui fenomeni migratori causa tragedie come questa o come quelle di cui si sente eco dalle coste del Nordafrica.
Come ha detto papa Francesco domenica scorsa, Dio chiederà anche a noi conto dei morti durante i viaggi della speranza". Come caritas impegnata in attività di sostegno, accoglienza e supporto ai fratelli migranti, conclude don Le Pera, "mettiamo a disposizione le nostre risorse per intervenire in questo momento di estrema difficoltà".

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