Avvenire di Calabria

Accertati condizionamenti mafiosi, è arrivata ieri la decisione del Consiglio dei ministri

Tre comuni calabresi sciolti per ‘ndrangheta: ecco quali sono

di Redazione web

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C'è anche il comune di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, tra gli enti per i quali il consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento per 'ndrangheta. L'ente pianigiano era già sciolto a seguito delle dimissioni rassegnate da oltre metà dei componenti del consiglio comunale.


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Una decisione, giunta all'indomani del coinvolgimento del sindaco Giuseppe Idà (arrestato e poi rilasciato) ed altri amministratori, in un'inchiesta della Dda su un presunto scambio di voti.


PER APPROFONDIRE: Operazione ”Faust”, ai domiciliari sindaco


Il consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha deliberato, inoltre, lo scioglimento per 'ndrangheta del comune di Simeri Crichi (Catanzaro). Sarà una Commissione straordinaria a gestire il comune per la durata di 18 mesi. Affidato a una commissione straordinaria, anche il comune di Nocera Terinese. L'ente del catanzarese era già sciolto a seguito della riduzione dell’organo assembleare, per impossibilità di surroga, a meno della metà dei componenti del Consiglio comunale.

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