Avvenire di Calabria

Protocollo d’intesa tra la Fondazione Antonino Scopelliti, il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e la Procura della Repubblica minorile

Tribunale dei minorenni, a ”scuola” di mestieri

Redazione Web

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La Fondazione Antonino Scopelliti, il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria hanno sottoscritto oggi, 11 dicembre 2018, un protocollo d’intesa finalizzato alla tutela dei minori in situazioni di pregiudizio. L’atto è stato sottoscritto dal presidente Roberto Di Bella per il Tribunale dei Minori, dal Procuratore Giuseppina Latella per la Procura della Repubblica e dalla presidente Rosannna Scopelliti per la Fondazione Antonino Scopelliti.

Il protocollo si impegna ad essere strumento di condivisione e integrazione tra le diverse Istituzioni firmatarie, veicolo di informazione e diffusione della cultura volta alla tutela dei minori, oltre che documento di consultazione e utilizzo operativo da parte dei professionisti impegnati nei diversi settori di interesse.

Le azioni messe in atto attraverso il protocollo saranno il doposcuola pomeridiano con tutori specializzati e volontari, l’apprendimento dei “mestieri” con maestri volontari e l’utilizzo della biblioteca presso la sede della Fondazione Antonino Scopelliti; iniziative di sensibilizzazione sui temi della legalità all’interno delle scuole, specie nei contesti di maggiore compromissione; l’inserimento lavorativo dei minori destinatari di provvedimenti giurisdizionali minorili; il supporto alle madri di minori in condizioni di pregiudizio familiare e ambientale oltre che il supporto emotivo e psicologico ai minori mediante la presenza di professionisti specializzati volontari. Si realizzeranno, inoltre, percorsi di mediazione penale aspecifica o surrogata, incentivando la conoscenza effettiva del territorio attraverso i ricordi ed i racconti delle vittime di mafia con il supporto di testimoni di giustizia, anche con specifico riferimento al progetto ‘Liberi di Scegliere’.

"Occorre che i ragazzi acquisiscano delle competenze che siano spendibili sul mercato del lavoro ed e' un fatto molto importante, soprattutto nelle nostre realtà - ha dichiarato Roberto Di Bella - come anche ritengo sia importante che conoscano le storie di chi ha sofferto a causa della criminalità organizzata. Questo tipo di protocollo con la Fondazione Scopelliti è un fatto concreto e non un semplice spot". 

"La messa alla prova è un istituto giuridico che consente ai ragazzi un percorso di recupero che può avere un significato e darci un risultato soltanto se gli offriamo un'opportunità formativa, di studio - ha affermato Giuseppina Latella - in certi contesti disagiati nei quali c'è spesso difficoltà a frequentare regolarmente la scuola o frequentare una palestra o imparare un mestiere, la sottoscrizione di questo protocollo diventa un'occasione, una possibilità di recupero e, come speriamo sempre noi, di cambiamento in meglio".

"Mio padre, nel suo lavoro, ha sempre creduto nella necessità e possibilità di recupero di chi ha sbagliato, incontrando spesso chi aveva subito una condanna cercando di capire e avviare un percorso di riscatto ed offrirgli una seconda occasione - ha dichiarato Rosanna Scopelliti - ho molto piacere, quindi, che la Fondazione, che porta il suo nome, si apra a questo tipo di esperienza, continuando la strada da lui intrapresa, soprattutto con i minori che necessitano, più di tutti, di una seconda opportunità per riprendere la giusta via nella propria vita. Lo Stato in questo caso - ha concluso Rosanna Scopelliti - deve essere un supporto che accompagna chi ha capito di aver sbagliato".

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