Avvenire di Calabria

L'intervento copioso del Garante per i diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza

Tribunali minorili in Calabria da salvaguardare

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

“Tantissimi giovani che, grazie alla richiesta delle loro madri al Tribunale dei Minori, hanno ottenuto l’allontanamento da un contesto familiare ‘malato’ - intriso di quella odiosa subcultura mafiosa fatta di sopraffazione , violenza e omertà - sono riusciti oggi ad imboccare percorsi virtuosi di crescita, riprendendo a studiare con profitto e infondendo una svolta alla loro vita, prima inimmaginabile. Una vera e propria rivoluzione - quella del ‘metodo Di Bella’ (dal nome del presidente del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria), che possiamo, senza timore di smentita, definire come ‘primavera della Calabria’, questa volta autentica, e che merita di trovare giusta ed adeguata risonanza da parte di tutti gli organi d’informazione chiamati a ristabilire la verità contro le inaccettabili mistificazioni alle quali abbiamo assistito ultimamente. Quanti detengono responsabilità di governo a tutti i livelli - ha detto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale alla conferenza stampa che si è tenuta oggi nella sala ‘Levato’ di Palazzo Campanella sul tema ‘Esame delle criticità e delle eccellenze della giustizia minorile in Calabria’ - devono comprendere come non sia pensabile che l’istituzione giudiziaria del Tribunale dei Minori venga eliminata con un colpo di spugna, accorpandola al Tribunale. Il ministro Andrea Orlando e i legislatori riflettano prima di cancellare il Tribunale dei Minori perché essi si stanno assumendo una grandissima responsabilità, in quanto la soppressione di questo fondamentale presidio vanificherebbe la percezione culturale dell’infanzia e infliggerebbe una pesante battuta d’arresto ad uno dei pochi strumenti contro la ‘ndrangheta, che funziona. Da qui, l’appello al Ministro della Giustizia, ai rappresentanti istituzionali della Calabria (regionali, nazionali ed europei) affinchè – ha rilanciato il Garante - si salvaguardi questo presidio, baluardo a difesa dei minori, che vanta una storia importante e che, al contrario, va valorizzato e potenziato con l’assistenza strutturale di figure specialistiche (psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali e formatori)”. Rivolgendosi ai giornalisti, Marziale ha parlato dell’importante e delicato lavoro svolto dal Tribunale dei Minori di Reggio Calabria che ha competenza su tutta la provincia soffermandosi in particolare “sulla carenza di organico amministrativo e giudiziario rispetto agli esorbitanti carichi di lavoro determinati ultimamente dalla crescita esponenziale degli sbarchi e dalla presenza di tantissimi minori non accompagnati. Allo stato, dati alla mano, ha spiegato Marziale – il Tribunale dei minori di Rc opera con soli 2 magistrati togati (presidente + altro magistrato) e dunque, con una scopertura di organico pari al 50%. Sono altresì presenti 11 giudici onorari su 12 in organico. Anche il settore amministrativo è in sofferenza, mancando da tempo 2 funzionari con una scopertura pari al 66% del profilo”. “Quanto alla gestione dei minori stranieri non accompagnati, ha precisato il Garante, il Tribunale dei Minori ha provveduto nell'anno in corso ad effettuare oltre 1300 nuove iscrizioni. Particolarmente gravoso, inoltre, e’ apparso il relativo monitoraggio sulle condizioni di accoglienza, considerata la notoria carenza dei profili sanitari e di igiene e sicurezza delle strutture individuate a tal fine. L'attività del tribunale e’ altresì depotenziata dalla parziale e frammentata erogazione dei servizi sociosanitari del territorio a cura dei comuni e dell'Asp” – ha sottolineato Marziale. “Per queste ragioni – ha proseguito - il Tribunale ha promosso un protocollo d'intesa con la Prefettura per istituire equipe multidisciplinari (con personale dei comuni e dell'Asp) per la presa in carico dei minori destinatari dei provvedimenti giudiziari”. “Serve dunque una politica sociale adeguata di informazione e prevenzione verso i cittadini e le famiglie per ‘liberare’ il Tribunale, continuamente investito da questioni esorbitanti la sua competenza. Chiedo con forza – ha concluso Marziale – che venga mantenuta l’istituzione giudiziaria del Tribunale dei Minori, fondamentale nella sua attività di tutela dei minori disagiati nonché in quella di lotta alla criminalità organizzata, presente in misura invasiva nella provincia reggina. Un’istituzione indispensabile per la tutela dei minori di famiglie malavitose, che ha salvato il futuro e la vita di tanti ragazzi le cui prospettive erano fortemente segnate. E questo è avvenuto - soprattutto nei casi più estremi - grazie all'allontanamento temporaneo dei giovani fuori regione, presso comunità o famiglie affidatarie e con l'ausilio dei volontari di Libera e Addiopizzo”.

Articoli Correlati