
Dall’Ucraina a Roma, speranza tra le macerie. Don Taras Zheplinskyi racconta il “suo” Giubileo
In occasione del Giubileo della Comunicazione, don Taras Zheplinskyi, vicedirettore del Dipartimento della comunicazione della
Con la mancata proroga dell’accordo verranno a mancare dai mercati mondiali ben 32,8 milioni di tonnellate di grano, mais e olio di girasole che sono partiti dai porti ucraini del Mar Nero nell’anno di attuazione dell’intesa.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati del Centro studi Divulga in riferimento all’impatto dello stop al patto Onu tra Ucraina, Turchia e Russia, sul transito delle merci nei tre porti sul Mar Nero di Chornomorsk, Yuzhny e Odessa. “Una decisione – sottolinea Coldiretti – destinata a sconvolgere i mercati mondiali per il peso della produzione cerealicola dell’Ucraina”. “A beneficiare dell’accordo – precisa l’associazione – sono state nell’ordine la Cina (24%), la Spagna (18%), la Turchia (10%) e l’Italia (6%). Ma l’intesa è stata importante anche per fronteggiare il pericolo carestia in ben 53 Paesi dove, secondo l’Onu, la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione”. “Un pericolo quindi anche per la stabilità politica proprio mentre – conclude Coldiretti – si moltiplicano le tensioni sociali ed i flussi migratori, anche verso l’Italia”.
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In occasione del Giubileo della Comunicazione, don Taras Zheplinskyi, vicedirettore del Dipartimento della comunicazione della
Secondo elaborazioni del Centro Studi Divulga, vengono sprecati o persi oltre 1,7 miliardi di tonnellate
Nell’anno appena passato le vendite all’estero sono aumentate in quantità del 19% con un’impennata negli
Tags: ColdirettiUcraina