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La Chiesa calabrese in lutto. È tornato alla casa del Padre, l'arcivescovo metropolita di Cosenza - Bisignano, monsignor Francescantonio Nolè.
Il vescovo di Cosenza, Nolè si trovava ricoverato dal 30 agosto al Policlinico Gemelli di Roma per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, si è spento alle ore 15.00.
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Dopo alcuni giorni di intensa sofferenza per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, il vescovo della diocesi bruzia, monsignor Nolè si è addormentato nel Signore. Il presule aveva 74 anni.
«L’intera Chiesa cosentina - si legge in una nota dell'Agensir - si unisce in preghiera per l’anima benedetta del Suo amato Padre e Pastore ed invoca con fede il premio dei giusti al Signore della Vita. La Vergine Addolorata presso il Suo Figlio consoli la nostra Chiesa particolare, la sua famiglia e la sua mamma».
Anche l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, monsignor Fortunato Morrone, unitamente a tutta la comunità diocesana di reggina - bovese, esprime sincera vicinanza alla comunità ecclesiale cosentina e ai congiunti del presule bruzio, ed invita tutti i fedeli ad elevare al Signore preghiere in suffragio per monsignor Nolé.
La Conferenza Episcopale Calabra, appreso il ritorno alla casa del Padre del confratello monsignor Francesco Nolè, Arcivescovo di Cosenza - Bisignano, «eleva commosse preghiere di suffragio per questo pastore buono e generoso che in semplicità e letizia ha donato la sua vita per l’edificazione della Chiesa e, unito alla croce di Cristo Signore, ha saputo offrire anche la sua sofferenza di questi ultimi giorni per la salvezza del Popolo santo di Dio».
Tutti i Vescovi della Calabria, insieme alle loro diocesi, «in questo giorno, che in cui la Chiesa fa memoria dell’Addolorata - si legge in una nota - lo affidano alla materna intercessione di Maria».
Ancora i vescovi calabresi: «La nostra Madre, che ai piedi della Croce si è unita alla passione del Figlio, accolga il fratello Francescantonio come accolse Giovanni: “Donna, ecco tuo figlio” (Gv 19,26). Il Padre della luce lo introduca nella celeste Gerusalemme dove “non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate" (Ap 21,4)».
Nei giorni scorsi, dal letto d'ospedale, nonostante l'aggravarsi delle sue condizioni, il vescovo Nolè non aveva fatto mancare il proprio affettuoso messaggio dalla comunità diocesana di Cosenza - Bisignano, in occasione della festa della Madonna del Pilerio.
«Sento forte e consolante in quest'ora - erano state le parole del vescovo di Cosenza - Bisignano - la materna protezione di Maria, nostra Madre, e la invoco per ciascuno di voi, soprattutto per chi sta vivendo momenti di difficoltà e sofferenza».
PER APPROFONDIRE: Monsignor Nolè ricoverato al Gemelli, la vicinanza della diocesi di Cosenza
«Vi sento particolarmente vicini. Vi chiedo di continuare a pregare e, soprattutto, di ricordare sempre - ancora Nolè nel suo ultimo messaggio alla Chiesa cosentina - che nella vita nulla è definitivo, eccetto l'eterno amore che Dio ha per noi, quello non finirà mai!».
Nato a Potenza il 9 giugno 1948, il vescovo Nolè era entrato nell'Ordine dei frati minori conventuali di Ravello, dove inizia la sua formazione umana, spirituale, religiosa e culturale, che poi prosegue a Nocera Inferiore, Portici, Sant'Anastasia e Roma. Presso la facoltà teologica Seraphicum di Roma compie gli studi filosofici e teologici, presso la Sezione San Luigi della Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale di Napoli consegue la licenza in teologia morale e presso l'Università Statale di Cassino la laurea in pedagogia.
Il 4 ottobre 1965 emette la professione temporanea, a Montella, ed il primo novembre 1971 la professione perpetua, a Nocera Inferiore. Il 2 settembre 1973 è ordinato presbitero, a Potenza, dal vescovo Vittorio Maria Costantini. Viene subito destinato a Nocera Inferiore, nel convento di Sant'Antonio, prima come vicedirettore e poi come rettore dei ragazzi delle scuole medie aspiranti alla vita religiosa.
Nel 1976 viene trasferito a Benevento, come direttore dei postulanti del ginnasio-liceo, fino al 1982. Nello stesso anno durante il capitolo provinciale, è nominato vicario provinciale e guardiano-parroco di Sant'Antonio in Portici. Nel 1991 viene inviato nuovamente a Benevento come guardiano e direttore dei postulanti.
Nel giugno 1992 è chiamato a Roma a dirigere il Centro Missionario Nazionale fino al 28 aprile 1994. Nello stesso anno, durante il capitolo provinciale tenuto a Nocera, è eletto ministro provinciale della provincia di Napoli, che comprende Campania e Basilicata. Il 30 aprile 1997 è stato confermato ministro provinciale per altri quattro anni.
Il 4 novembre 2000 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Tursi-Lagonegro. Il 7 gennaio 2001 prende possesso della diocesi. Il 15 maggio 2015 papa Francesco nomina Nolè vescovo metropolita di Cosenza-Bisignano succede a Salvatore Nunnari, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 29 giugno riceve il pallio, nella basilica di San Pietro in Vaticano, dal Santo Padre. Il 4 luglio prende possesso dell'arcidiocesi di Cosenza di cui è stato guida e Pastore per 7 anni.
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