Omaggio ad Antonio Megalizzi e a tutte le altre vittime dell'attentato di Strasburgo. A un anno dall'attentato jihadista che causò 5 morti e una decina di feriti nella zona del mercatino di Natale, il capoluogo alsaziano ricorda quella giornata, con una grande cerimonia pubblica.
Questa sera, alle 19:45, le campane di tutte le chiese di Strasburgo e dei comuni circostanti suoneranno all'unisono mentre gli abitanti sono invitati a mettere candele alle finestre. Una solenne celebrazione "ecumenica e multiculturale" si terrà, alle ore 19, nella cattedrale di Strasburgo. Attesi, tra gli altri, il ministro francese dell'Interno, Christophe Castaner e il sindaco di Strasburgo, Roland Ries, oltre che diversi superstiti e famiglie delle vittime.
Malgrado il lutto, la 450esima edizione del mercatino di Natale attualmente in corso a Strasburgo non verrà sospesa, un modo, secondo il sindaco, di mostrare la "resistenza" e la "resilienza" della sua città dinanzi al terrorismo.
Antonio Megalizzi, giovane reporter italiano, appassionato dell'Europa con il sogno del giornalismo, era morto dopo tre giorni da quella drammatica sera in cui, passeggiando con due amiche al mercatino di Natale di Strasburgo, aveva incrociato lo sguardo e la pistola di Chérif Chekatt, un ragazzo più o meno della sua stessa età, ma con l'inferno dentro.
Per Antonio, colpito alla testa, da subito c'erano state poche speranze: "Condizioni irreversibili e inoperabili", era stata la sentenza pronunciata dai medici alla famiglia. Che se l'è visto portare via da un attacco terroristico, un anno fa, a soli 29 anni.