
80 anni di liberazione Reggio dice sì alla pace
Il 25 aprile tra passato e presente
Il neo delegato alla città sostenibile e accessibile della giunta Falcomatà, Paolo Malara nell'intervista rilasciata ad Avvenire di Calabria parla delle sfide attuali. Ammette alcuni errori ma ribadisce l’importanza di un lavoro che coinvolga politica e cittadinanza. Dall’aeroporto dello Stretto al “caso” pista ciclabile, l’assessore alla città sostenibile e accessibile indica la strada per costruire insieme una visione di città.
La città del futuro «si progetta con il coinvolgimento di tutti, a partire dai cittadini, che devono orientare le scelte». Lo ha affermato ad Avvenire di Calabria, domenica scorsa in edicola con il quotidiano della Cei Avvenire, l’assessore alla “città sostenibile e accessibile” di Reggio Calabria, Paolo Malara: un professionista (architetto) prestato alla politica. Tra i temi affrontati, anche il “caso” pista ciclabile.
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Ecco l'intervista all'assessore Paolo Malara.
Assessore, a un mese dalla sua nomina, come sta vivendo questa esperienza?
Con entusiasmo e il desiderio di affrontare le sfide della città. Da tecnico immaginavo le soluzioni, ora da assessore devo creare le condizioni per realizzarle. So che non basta avere buone idee, serve una macchina amministrativa efficiente per attuare politiche urbane partecipate e inclusive riferite alle trasformazioni urbane che la città necessita.
Effettivamente è così. Tuttavia le deleghe non sono altro che il frutto di una strategia d’azione ecosistemica, su due livelli: programmatico e pianificatorio. L’obiettivo è costruire una città sostenibile, inclusiva e intelligente, riorientando la policy urbana verso azioni che guidino verso un nuovo riposizionamento della città nel contesto nazionale e europeo.
Guardando ad esperienze e percorsi virtuosi già portati avanti con successo da altre città. L’azione prioritaria su cui si sta lavorando nell’immediato riguarda il miglioramento del sistema della mobilità nella dimensione urbana e metropolitana, attivando processi generativi e di rigenerazione urbana secondo i principi della prossimità e del policentrismo. Con il sindaco Falcomatà abbiamo già avviato interlocuzioni con i vertici delle Ferrovie dello Stato e a breve ci incontreremo con il presidente della Regione Occhiuto e con Anas.
L’aeroporto va considerato un nodo fondamentale di intermodalità nella visione di una città policentrica e nella strategia della città ecosistemica. Per questo motivo, è necessario costruire un nuovo modello di mobilità che integri l’aeroporto con la città, il territorio e il sistema ferroviario. Inoltre, la città deve impegnarsi a rendere l’aeroporto più accessibile, sia dall’interno che dall’esterno, per renderlo più attrattivo per i viaggiatori. Come Comune abbiamo un impegno: insieme alla società di gestione e alla Regione, siamo chiamati a elaborare un progetto per sostenere la crescita dello scalo con azioni diversificate ma con una strategia condivisa.
La città di Reggio Calabria fa proprio il Pums della Città Metropolitana. Stiamo già lavorando ad attuare una pianificazione coordinata sulla mobilità sostenibile partendo dalla redazione del Piano Urbano del Traffico e dei piani attuativi Biciplan e Pediplan. Confino molto nell’avvio di una nuova politica di pianificazione da parte dell’ente.
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In una città come Reggio Calabria è complicato far convivere strade carrabili e piste ciclabili senza modificare il sistema della viabilità e i parcheggi. L’esecuzione delle opere e della segnaletica si sta rilevando lacunosa in alcuni casi. L’intervento andava realizzato dopo una specifica pianificazione, estesa a tutto l’ambito urbano. Ecco perché abbiamo deciso di sospendere i lavori in attesa di una pianificazione specifica. Attività che dirigente del settore e direttori dei lavori stanno perseguendo con indirizzo esplicito del Sindaco.
La città del futuro è sostenibile, equilibrata, aperta e connessa al Mediterraneo e al mondo. Per invertire il declino demografico, è necessario riorganizzare quartieri e città dando centralità alla vita e al lavoro delle persone. Presto condivideremo con i cittadini il Masterplan sul quale il comune sta lavorando per interventi a medio (entro il 2030) e a lungo termine (entro il 2050). Vogliamo immaginare e progettare insieme a tutti i reggini il futuro della nostra città. Reggio può migliorare solo attraverso una “visione di futuro” condivisa con chi la abita.
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