Avvenire di Calabria

Il presidente Occhiuto e la vicepresidente Princi ribadiscono la volontà della giunta regionale di stare accanto all'istituzione culturale reggina

Università “Dante Alighieri”, la Regione disponibile al rilancio

Per il futuro dell'ateneo per stranieri, la Cittadella pronta a un sostegno economico in attesa che si concluda l'iter per l'integrazione con la Mediterranea

di Redazione Web

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Il futuro dell'Università Dante Alighieri è legato alle scelte che enti e istituzioni interessate intenderanno assumere per il rilancio dell'importante presidio culturale della città di Reggio Calabria.

Nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche per l'assenza al tavolo del Consiglio d'amministrazione di Comune e Città Metropolitana, importanti partner dell'Università per stranieri. Assenza "giustificata" dagli stessi enti, sia per i ristretti tempi di convocazione, ma anche dalla necessità di dare nuova linfa all'azione della governance universitaria rea.


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In particolare, Comune e MetroCity ribadiscono la necessità di fare «chiarezza sulla situazione contabile», ma anche di una «nuova governance pienamente legittimata ed autorevole».

Rilanciare l'Università Dante Alighieri, la Regione pronta a scendere in campo

Insomma, una cosa sembra mettere tutti d'accordo: «Tenere in piedi e rilanciare l'orizzonte di crescita dell'Università Dante Alighieri di Reggio Calabria». E anche la Regione Calabria sarebbe pronta a fare la propria parte, sostenendone finanziariamente il rilancio. C'è una volontà condivisa dalla reggina vicepresidente con delega a cultura e istruzione, Giusi Princi e dal presidente Roberto Occhiuto, perché «consideriamo la Dante snodo strategico per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della Calabria, anche in prospettiva di apertura ai paesi del Mediterraneo».



L’impulso offerto dalla “Dante Alighieri”, ricorda Giusi Princi, «ha contribuito, negli anni, con grande perseveranza, a promuovere lo sviluppo della cultura attraverso la ricerca e l’insegnamento, costituendo vis attractiva per studenti di tutto il bacino del mediterraneo (e non solo) e divenendo, così, elemento essenziale per la crescita della città di Reggio in chiave internazionale, favorendo la formazione di reti interculturali, con un importante ritorno, culturale, sociale ed economico per la città, per la sua area metropolitana e per la regione».

La Regione sostiene la "fusione" con la Mediterranea: a che punto è l'iter

«Ora il momento di intervenire fattivamente – puntualizza la vicepresidente - affinché questo percorso virtuoso non si interrompa». Ricorda Giusi Princi l'iter avviato da mesi nel tentativo di rafforzare presenza e ruolo della Dante Alighieri all'interno del contesto territoriale reggino e calabrese.


PER APPROFONDIRE: Università per Stranieri, dura nota di Comune e Metrocity: «Serve chiarezza»


Con il Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, con il presidente della Dante, Pietro Aloi, e attraverso le costanti interlocuzioni con la struttura amministrativa del Miur, aggiunge ancora la vicepresidente, «abbiamo lavorato per avere esatta contezza della situazione debitoria pregressa della Dante tracciando, parallelamente, un percorso amministrativo che salvaguardi tutti i contratti di lavoro in essere, tanto per la componente docente, quanto per quella amministrativa, tanto per i profili a tempo determinato, quanto per quelli a tempo indeterminato».

«Siamo in dirittura di arrivo e saremo in condizioni, a breve, di sottoporre la proposta di tutto l’impianto di risanamento al Consiglio d'amministrazione della Dante, per il relativo parere. Certa che l'Università Dante Alighieri sia nelle priorità di tutte le istituzioni, auspico che all’interno del prossimo Cda si riesca a giungere ad un equilibrio che permetterà per il prosieguo, a tutte le componenti, di fornire preziosi e concreti contributi per la conclusione del progetto di integrazione con l’ Università Mediterranea a cui affidare il lancio della Dante Alighieri e le tante connesse prospettive di sviluppo per l’area metropolitana e per la Calabria tutta», è l'auspicio dell'esponente della giunta regionale.

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