Continua lo stato di agitazione del personale degli Uffici dei Servizi Sociali per i minorenni del Ministero della Giustizia di Reggio Calabria. Lo hanno deciso i dipendenti, insieme alle sigle sindacali che lo sostengono di Fp Cgil, Cisl Fp e Confsal-Unsa. Alla base della protesta iniziata a maggio, fra le altre cose, l’inadeguatezza dei locali dell’Ufficio.
Nel corso dell’assemblea che si è svolta venerdì 21 luglio presso i locali del Centro di prima accoglienza di via Marsala, si è deciso di continuare lo stato d’agitazione già proclamato nel corso dell’assemblea del 10 maggio scorso.
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Le motivazioni alla base della protesta, dichiarano i Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali: Iannò per la Confsal Unsa – Galatti per la FP CGIL e Sera per la CISL FP, si sono pregiudicate rispetto quello che definiscono «il perdurante silenzio, oscuro da parte degli Uffici Centrali del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia sulle richieste di reperire nuovi locali per gli Uffici dell’USSM».
Alla base della protesta, ricordando dipendenti e sindacati, «le precarie condizioni igienico - sanitarie ed insalubrità dei locali dell’ufficio». Nonostante le periodiche disinfestazioni ad oggi effettuate, secondo la denuncia di lavoratori, i locali sarebbero «infestati da insetti, topi, in particolare da blatte avvistate in tutti i locali dell’ufficio durante tutto l’anno».
Quotidianamente, è ancora la denuncia, «il personale è costretto ad ovviare a tale disagio, adoperandosi personalmente per la eliminazione degli insetti che spesso sono vivi e circolanti in tutte le stanze, anche nel corso dei colloqui con l’utenza, per la disinfezione continua delle scrivanie e delle apparecchiature informatiche, degli armadi contenenti i fascicoli ed anche la presenza degli insetti, circostanza che innesca agitazione e stress nel personale, compromettendo la motivazione professionale e la serenità lavorativa».
Tra le altre criticità segnalate, «l’esiguità delle misure di sicurezza». L’accesso al servizio sarebbe «condizionato dall’apertura di una saracinesca metallica azionabile elettricamente; presenza di barriere architettoniche per l’accesso dei disabili, uscite di sicurezza ostruite».
In merito, poi, all’«insufficienza e inadeguatezza dei locali e spazi destinati alle postazioni di lavoro degli operatori», sindacati e lavoratori denunciano la «non osservanza del T.U. 81/08. Assenza di postazioni di lavoro sufficienti destinati ai F.P.S.S. in servizio ed in presenza. Inadeguatezza dei bagni fruiti dal personale e dall’utenza».
Evidenziano, inoltre, «purtroppo il protrarsi a tutt’oggi delle condizioni logistiche inadeguate per le quali i lavoratori tutti sono costretti a fare enormi sacrifici per garantire ed effettuare i colloqui professionali con l’utenza. Tale disagio come intuibile incide negativamente sull’attività lavorativa e professionale dei lavoratori, condizionando la relazione di fiducia e la percezione del servizio ministeriale da parte dell’utenza».
Un «contesto indecoroso e squalificante per l’operatore e l’utenza», ancora a dire delle sigle di categoria che «inficia la relazione istituzionale con le persone e la cittadinanza, le motivazioni a raccontarsi, le aspettative, il processo di cura e di accoglienza». Oltre a tutto questo, a preoccupare lavoratori e sindacati, poi, «l’intenzione di dividere la struttura USSM – CPA e trasferire gli Uffici del CPA presso dei locali in località Gallina di Reggio Calabria, proposta improponibile che arrecherà un grave danno all’Utenza», ancora la denuncia.
Che cosa è emerso dall’assemblea
Dal territorio sono state trasmesse diverse richieste. Di «autorizzazione a svolgere un indagine di mercato per reperire nuovi locali per gli Uffici dell’USSM, mai riscontrate, ma il particolare più strano è che i locali di Via Marsala originariamente erano stati assegnati all’USSM e CPA, successivamente la Comunità ha ospitato gli Uffici del Tribunale dei Minorenni afferenti ad altro Dipartimento».
Pertanto dichiarano i segretari Generali di CONSAL UNSA – FP CGIL e CISL FP: «perché non richiedere la restituzione dei locali da parte del Tribunale dei Minorenni e degli Uffici Giudiziari del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, ai quali dovrà essere trovata un’adeguata sistemazione e, riunire i due Uffici USSM e CPA come è giusto che sia, al fine di dare decoro all’attività svolta senza nessun pregiudizio e senza compromettere i servizi dell’Ussm, della Comunità Ministeriale e del CPA»
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La protesta – concludono - «continuerà nelle sedi opportune e con tutti gli strumenti consentiti dalla normativa vigente dichiarano i segretari Generali delle OO.SS. per la tutela di tutti i lavoratori e fin quando non si troveranno soluzioni adeguate per legittimare l’attività importante svolta con professionalità da tutti i lavoratori in ambito sociale».