Avvenire di Calabria

Nella nostra regione torna a preoccupare il dato relativo ai contagi e alla nuova variante

Vaccini in Calabria, oltre 130 mila over 60 senza prima dose

di Redazione web

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Vaccini in Calabria. Sono 132.734 gli over 60 calabresi che non hanno ricevuto neanche la prima dose di vaccino anti Covid-19 su una platea di 571.381 anziani. È il dato che emerge dall'andamento delle vaccinazioni pubblicato sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco e aggiornato alla giornata di ieri. Questo nonostante vengano somministrate dosi di vaccino in linea con gli obiettivi del Commissario straordinario Figliuolo.

Il problema riguarda principalmente la fascia di età 60-69 anni. Tra questi 249.965 anziani, infatti, sono senza dose 63.948; hanno ricevuto la prima somministrazione il 74,11% e ultimato la vaccinazione il 55,57%. Tra i 185.899 della fascia 70-79 anni, sono senza dose in 38.935; ne hanno ricevuta una il 79,06% mentre hanno ultimato il ciclo il 65,46%. Infine, nella fascia over 80, su una platea di 138.517 persone, sono 29.851 quelle senza una dose; il 78,45% ha ricevuto almeno una dose e il 74,77% ha ultimato la vaccinazione.

Complessivamente, ad oggi, in Calabria, sono state somministrate 1.689.015 dosi a fronte del 1.940.885 di dosi di vaccino in Calabria disponibili pari all'87%.

Non solo vaccini, la situazione dei contagi in Calabria

Non solo il dato dei vaccini in Calabria. Nella regione Calabria dopo 11 settimane in cui i valori di incidenza per 100mila abitanti sono risultati progressivamente in diminuzione, nella settimana appena trascorsa, si è registrata una risalita di circa 5 punti di tale indicatore e un incremento del 57% dei nuovi casi confermati, rispetto al dato della settimana precedente.

Inoltre, la circolazione della variante cosiddetta Delta («stimata nel territorio regionale al 30%, ma in rapida progressione sull’intero territorio nazionale») impongono di mantenere alto il livello di attenzione «sia per prevenire eventuali risalite della curva dei contagi, che per il possibile aumento del grado di saturazione nel numero di posti letto occupati in area medica e terapia intensiva dell’intera Regione.

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