Avvenire di Calabria

Lamberti Castronuovo: «Chi non è capace deve andare a casa e farlo anche nel più breve tempo possibile»

Vaccini, Reggio scende in piazza. Ma al momento non basta

Anche il sindaco Falcomatà presente alla manifestazione: «Serve un piano vaccinale chiaro che stabilisca un preciso ordine di priorità»

Redazione Web

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Un successo sopra ogni aspettativa. A riprova che la salute sta a cuore di tutti, soprattutto i cittadini, in centinaia senza vessilli o bandiere di partito, a ritrovarsi in piazza del Popolo, con l’intento di chiedere certezze, soprattutto in un momento contrassegnato dall’emergenza, come quello purtroppo ancora vissuto. Eccetto le deroghe concesse per le domande dei cronisti, è stata realmente una “manifestazione silenziosa”, in cui quei politici presenti, così come i rappresentanti del mondo sindacale, si sono mescolati in un tutt’uno con i semplici cittadini. Una manifestazione silenziosa capace tuttavia di far rumore. Nella speranza che il messaggio giunga, soprattutto, a chi di dovere. Perché assuma realmente provvedimenti a tutela di un popolo che non chiede la luna, ma garantiti i propri diritti. A partire da un adeguato e più trasparente piano vaccinazione anticovid.

"Serve un piano vaccinale chiaro che stabilisca un preciso ordine di priorità". È quanto ha chiesto il sindaco Giuseppe Falcomatà da Piazza del Popolo, nel corso dell'iniziativa spontanea per il miglioramento della sanità calabrese. In questa fase così delicata per la città e per il Paese, il primo cittadino ha espresso la necessità che "si aumento i punti vaccinali per evitare assembramenti" offrendo, al riguardo, anche "la possibilità di somministrazione a domicilio per disabili e persone allettate con gravi malattie".

La manifestazione è stata promossa dal dottore Eduardo Lamberti Castronuovo: "Qui è in atto una guerra tra Dipartimento e ASP. Si 'sparano' dalla mattina alla sera. Vanno a fare controlli da pazienti che li hanno già effettuati in strutture che sono mille volte meglio delle loro e non vanno, però, ad effettuare i vaccini. Qui c'è qualcuno che vuole innalzare il suo livello di potere. Peccato che qui non sia una questione di potere, ma di effettuare le somministrazioni. Chi non è capace deve andare a casa e farlo anche nel più breve tempo possibile".

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