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Evangelii gaudium e Amoris laetitia indicano la strada tracciata da papa Francesco su Vangelo e famiglia. Vi proponiamo la riflessione di Zaira Sorrenti per la rubrica "Un anno in famiglia".
Nel 2013, otto mesi dopo la sua elezione papa Francesco ci ha consegnato Evangelii gaudium (“La gioia del Vangelo”), la sua prima esortazione apostolica, testo programmatico in 5 capitoli, 288 paragrafi in cui apre alla riflessione sull’annuncio del Vangelo nella contemporaneità e indica nuove strade da percorrere: «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni». Così si apre il documento che per molti aspetti si presenta come anticipazione dei temi più cari al nostro Pontefice da lui ripresi e approfonditi nei documenti pubblicati in seguito.
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È possibile leggere in maniera incrociata le due esortazioni, Evangelii gaudium e Amoris laetitia e riconoscere la prima come un’ouverture in cui risuonano motivi ‘familiari’, sviluppati successivamente in Amoris Laetitia.
Partiamo dal tema che emerge con più forza in Evangelii gaudium: la crisi familiare espressione della più ampia crisi comunitaria e sociale. Al n. 66 leggiamo: «La famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami sociali. Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Il matrimonio tende ad essere visto come una mera forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e modificarsi secondo la sensibilità di ognuno. Ma il contributo indispensabile del matrimonio alla società supera il livello dell’emotività e delle necessità contingenti della coppia. Come insegnano i vescovi francesi, non nasce “dal sentimento amoroso, effimero per definizione, ma dalla profondità dell’impegno assunto dagli sposi che accettano di entrare in una comunione di vita totale”».
Evidenti i richiami ai diversi capitoli di Amoris laetitia: la “crisi culturale” attraversata dalla famiglia ci rinvia al capitolo 2, “La realtà e le sfide delle famiglie”, in cui papa Francesco guardando alla situazione attuale presenta le più evidenti cause della crisi della famiglia e le più urgenti sfide sociali e politiche; la famiglia come «luogo dove s’impara a convivere nella differenza» e come spazio «dove i genitori trasmettono la fede ai figli » sono enunciati che ci proiettano rispettivamente al capitolo 4, “L’amore nel matrimonio”, in cui papa Francesco partendo dal commento del celebre “inno alla carità” di San Paolo descrive le fatiche e le gioie della reciprocità nella differenza tra maschile e femminile, tra attese e conquiste, tra emozioni e passioni; e al capitolo 7, “Rafforzare l’educazione dei figli”, interamente dedicato alla responsabilità educativa dei genitori «chiamati a insegnare ai loro figli a cogliere le ragioni e la bellezza della fede, a pregare e a servire il prossimo» (287); il richiamo all’istituto “matrimonio” non «come mera forma di gratificazione affettiva» ma come «contributo indispensabile alla società» ci rimanda al capitolo 5 ,“L’amore che diventa fecondo”, racconto di come la famiglia si impegna a colorare «il grigio dello spazio pubblico riempiendolo con i colori della fraternità, della sensibilità sociale, della difesa delle persone fragili, della fede luminosa, della speranza attiva» (184); infine l’impegno assunto dagli sposi che diventa «comunione di vita totale» ci ricorda i capitoli 1 e 3 dedicati alla narrazione delle tante famiglie che popolano la Bibbia («Alla luce della Parola») e alla vocazione della famiglia («Lo sguardo rivolto a Gesù : la vocazione della famiglia »), ma anche al capitolo 9, “La spiritualità coniugale e familiare”.
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Come vedremo, sono tanti e diversi i legami tra le due esortazioni. Leggere in sinossi Evangelii gaudium e Amoris laetitia potrà aiutare a cogliere con maggiore finezza la bellezza che si cela nella più ampia sinfonia del magistero di papa Francesco.
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