Avvenire di Calabria

Il confronto con la Generazione Z che frequenta parrocchie, gruppi e movimenti nell'arcidiocesi di Reggio - Bova

Generazione Z. Come sarà il mio futuro? «Altrove e senza famiglia»

Parlando del proprio futuro, tanti ragazzi pongono forti dubbi sia sul restare in Calabria che sul diventare genitori

di Redazione Web

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Generazione Z. Come sarà il mio futuro? «Altrove e senza famiglia». Famiglia, futuro, lavoro e territorio. Questi i temi al centro del nostro confronto instaurato con alcuni ragazzi frequentanti i gruppi parrocchiali dell’arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova. Spunti che si uniscono alle domande su scuola, parrocchia e tempo libero (trovate i link scorrendo questo articolo). Li proponiamo divisi secondo le categorie che presentavamo poco fa.

Generazione Z e futuro

«Come mi vedo “da grande”?». Una domanda ricevuta mille volte e che, mille volte, ti spiazza. O forse - superata la barricata dell’età adulta a spiazzare sono le risposte che riceviamo.


L'indagine di Avvenire di Calabria

Molti guardano alla Generazione Z come si fa con i “topi da laboratorio”. Un costante esercizio di giudizio, più o meno ponderato, su quanti oggi attraversano la bella, selvaggia e difficile età dell’adolescenza.

Ma cosa sognano i nostri ragazzi? Mettersi in ascolto non vuol dire “soltanto” adeguare una cifra stilistica in termine di linguaggio, ma sospendere il giudizio rispetto alle risposte che ci vengono fornite.

D’altronde i nonni di oggi sono stati degli assurdi contestatori verso i loro genitori, quando andavano in giro con le prime minigonne o con i pantaloni a zampa d’elefante. Quello che vi proponiamo in questo dossier non è né un’analisi sociologica né un’indagine statistica.

Vuole essere una fotografia - il più fedele possibile - dei nostri ragazzi. O quantomeno di chi ha deciso di rispondere alle nostre domande.


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Il rapporto con mamma e papà

C’è una gratitudine diffusa verso i propri genitori tra i ragazzi intervistati anche se qualcuno non nasconde qualche ferita. Parliamo di famiglie disunite che portano tristezza nel cuore dei propri figli. Sono sentimenti contrastanti.

La maggior parte delle risposte, però, dipinge un quadro di famiglie attente, premurose e capaci di indirizzare i propri figli nelle loro scelte mettendosi in ascolto. Un buon elemento dal quale partire per rafforzare il concetto di comunità come famiglia di famiglie.

Le scelte del prossimo futuro

Percorso accademico o inserimento lavorativo? Su questa prospettiva, i ragazzi intervistati si dividono come è naturale che sia. In tanti vogliono proseguire i propri studi specializzandosi, attraverso gli studi universitari, in quella che auspicano sia la professione per la propria vita.

Nutrizionista, psicologa, biologo marino, esperta in marketing, ingegnere, criminologa. Questi i lavori dei loro sogni ai quali si aggiungono quelli di chi non vuole andare all’università. «Preferisco mettermi subito alla ricerca di un’occupazione» ci dice un intervistato, mentre un altro - pur condividendo l’addio ai libri - spera di passare un concorso per entrare nelle forze dell’Ordine.


PER APPROFONDIRE: Generazione Z e Chiesa: la bellezza di sentirsi comunità


Andare o restare in Calabria?

Un mare di disillusione. Reggio e la Calabria non sembrano essere un territorio a misura dei giovani (o, per meglio dire, dei loro sogni). L’opzione-partenza non è più un’ipotesi da prendere in considerazione magari finita l’università (e cioè quando ci si scontra con le difficoltà del mondo del lavoro). Oggi, l’andare via dalla propria terra - e farlo con la sofferenza di chi dice «Reggio è la mia radice» - è un’opportunità «per misurare le mie ambizioni ». Qualcuno spera di creare qualcosa di suo, proprio per puntare ancora una volta sulla Calabria. In tanti, però, ammettono: «Andare fuori non mi spaventa».

Una mia famiglia? Sì, no, forse.

«Non voglio avere una famiglia». «Voglio un lavoro e una casa, in primis. Poi penserò al resto ». «Farmi una famiglia? Non saprei sinceramente... ». Queste sono solo alcune delle risposte che ci sono arrivate. Il tema è chiaro: domani vorresti formare una famiglia? Sbagliato fare di tutta l’erba un fascio perché sono in tanti a dichiarare che si vedono genitori, con la ferrea volontà di «guardarci negli occhi a tavola » piuttosto che «trasmettere a loro i valori in cui credo». Però, sarebbe sbagliato minimizzare che sempre più giovani non prevedono nel loro futuro di diventare genitori. Segno dei tempi, della precarietà. Passaggi d’età, chiaramente. Ma vanno tenuti presente per approfondire, debitamente, questi temi coi nostri ragazzi.


I partecipanti alla nostra indagine

Sono davvero tanti i ragazzi che hanno aderito alla nostra iniziativa. Tutti si sono messi in discussione senza riserve fornendo risposte argomentate. Le trovate in questa pagina suddivise per temi: famiglia, futuro, Chiesa, tempo libero e scuola. Al nostro appello hanno risposto Agesci, Gifra ed Esistiamo, tre realtà associative che vivono il loro servizio all’interno della comunità diocesana e in quelle parrocchiali.


PER APPROFONDIRE: Generazione Z. La scuola “inutile” per il lavoro e i social ormai senza limiti


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