Avvenire di Calabria

Il 2 aprile si celebrerà la Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: quali sono le prossime sfide per esperti e caregiver

Verso la Giornata dell’Autismo, «la svolta delle diagnosi precoci»

Vita da caregiver. La riflessione dell'esperta Marta De Renzo: «Lavoriamo insieme alle mamme per aiutarle a decifrare i messaggi»

di Redazione Web

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Verso la Giornata dell'Autismo, «la svolta delle diagnosi precoci». Il 2 aprile si celebrerà la Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: quali sono le prossime sfide per esperti e caregiver.

Verso la Giornata dell'Autismo, «la svolta delle diagnosi precoci»

Sostegno alle famiglie, maggiore inclusione sociale e fondi per la ricerca. Per sabato 2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita nel 2007 dall’Onu, scuole, associazioni, istituzioni scientifiche, fanno il punto sulle esigenze di chi si prende cura di una persona con disturbi dello spettro autistico e sullo stato della ricerca.


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«L’intervento sempre più precoce – spiega Magda Di Renzo, responsabile del Servizio di psicoterapia dell’Istituto di ortofonologia di Roma – sta permettendo di avere risultati assolutamente diversi da quelli cui eravamo abituati. È importante che i pediatri e tutti gli specialisti possano riconoscere al più presto i segni di rischio per fare prevenzione ». Fondamentale è saper riconoscere i primi segnali. «Se iniziamo entro i due anni – precisa Di Renzo – otteniamo in due anni di terapia quello che prima raggiungevamo in quattro, quando iniziavamo a seguirli a 3-4 anni. Fa una differenza enorme».


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Sono diversi gli studi che indicano i segnali più significativi. «Per esempio, il fatto che il bambino non mostri il sorriso sociale, l’attenzione condivisa, quindi non guardi l’adulto. Oppure alcune posture: se non usa la gestualità in senso comunicativo, o non risponde ai vocalizzi giocosi degli adulti. In passato veniva data poca attenzione a questi aspetti – aggiunge Di Renzo – ma negli ultimi anni i segni predittivi del disturbo autistico sono stati sempre più studiati sempre. Lavoriamo insieme alle mamme per aiutarle a decifrare i messaggi del bambino e a stimolarlo nella maniera adeguata. Abbiamo anche svolto vari corsi per i pediatri, predisponendo una scheda di valutazione da zero a due anni con cui evidenziare questi segni».

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