Avvenire di Calabria

Un bene confiscato al re dei videopoker, Gioacchino Campolo, ospiterà l’iniziativa

Villa, lavori in corso per un nuovo centro di medicina sociale

Federico Minniti

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Un ambulatorio sociale all’interno di un bene confiscato. Via Riviera, Villa San Giovanni a pochi metri dall’imbarcadero delle navi per Messina: laddove sorgeva una “Sala Biliardo”, confluita nella maxi–confisca del re dei videopoker Gioacchino Campolo, nascerà il centro dell’associazione Smail, acronimo di Solidarietà medica assistenza integrata locale. Inaugurazione prevista per il prossimo autunno. Abbiamo visitato i locali, sottoposti a un’ingente operazione di restyling e messa a norma. A guidarci è stato Mimmo Cotroneo, medico e presidente di Smail.

Lavori in corso. Ma come si è giunti a questo stato dell’arte?

L’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, sotto la guida del commissario prefettizio, Gerlando Iorio, ha bandito l’affidamento di questo bene confiscato. Come associazione abbiamo deciso di parteciparvi e siamo risultati assegnatari. Un grande risultato che ci permette di realizzare la nostra progettualità.

Occorre, quindi, fare un passo indietro. Come nasce l’associazione Smail?

La nostra esperienza nasce da un percorso condiviso, per quasi 18 mesi, dalla consulta del volontariato del comune villese composta da 20 realtà locali. L’ispirazione è nata durante la visita alla chiesa del Gesù Nuovo a Napoli. Fummo colpiti dalla frase di san Giuseppe Moscati: «Chi può dia, chi non può prenda ». Non potevamo, da operatori sanitari e cittadini, restare inermi in questo particolare momento storico.

A chi si rivolgerà il vostro ambulatorio?

Sgombriamo il campo da ogni equivoco: non vogliamo né possiamo sostituirci all’Asp. Ovviamente le porte del nostro centro saranno aperte a tutti, in particolar modo a chi non ha la possibilità di rivolgersi alle strutture private o a quanti non sono cittadini italiani, ma hanno necessità di cure. L’obiettivo a medio termine è quello di integrare la nostra offerta anche con un servizio domiciliare per anziani e disabili.

Quali sono gli specialisti che opereranno?

Mi preme dire che il nostro sarà volontariato autentico. Addirittura per un primo momento sono esclusi persino i rimborsi–spese. Al momento abbiamo aderito già in dieci medici: partiranno dei servizi essenziali, come l’ecografia, la medicina interna e nefrologia, lo studio di ipertensione, la pediatria e neonatologia, la neopsichiatria infantile, le neurologia, la ginecologia, l’ortopedia di base, la cardiologia e l’urologia.

Che risposta avete avuto dalla cittadinanza sinora e come potrà sostenere quest’iniziativa sociale?

L’ambulatorio verrà sostenuto dalle donazioni volontarie. Noi crediamo che questo possa essere davvero possibile: in un anno e mezzo, soltanto fidandosi dell’idea di Smail – affiancata alla trasparenza della gestione economica e nella credibilità dei professionisti coinvolti – abbiamo già un fondo cassa derivato dalle liberalità di tantissimi cittadini villesi, ma non solo.

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