L’Osservatorio regionale violenza di genere, nell’imminenza della giornata internazionale contro la violenza alle donne, ha approvato un documento di proposte e di richieste emerse dai lavori della prima conferenza regionale che si è tenuta il mese scorso. Il documento è stato inviato al Consiglio ed alla Giunta regionale per un esame in vista anche del bilancio di previsione 2019.
Ecco, sintetizzate, le richieste avanzate: per quanto riguarda i centri anti violenza e le case rifugio si chiede di intervenire per garantire la copertura di questi servizi essenziali in tutto il territorio regionale. In atto i centri autorizzati sono solo sette e le case rifugio due. Si chiede pertanto una modifica della legge 20/2017 sui centri anti violenza, con un abbassamento del bacino d’utenza a 80.000 abitanti (a fronte degli attuali 140.00) ed in particolare l’ attivazione dei servizi nei territori della Locride Piana di Gioia Tauro, area Ionica provincia di Cosenza e Crotone in atto sprovvisti di questi importanti presidi.
Anche per le case-rifugio, a fronte della presenza in atto di sole n. 2 strutture (Reggio e CZ) si chiede di prevedere apertura di almeno altre tre Case Rifugio (una per provincia). Sul piano normativo servono inoltre: un regolamento regionale per l’accreditamento delle Case rifugio , procedura di pubblicazione del regolamento con linee guida chiare, finanziamenti certi per permettere una programmazione a lungo termine. In atto sono a carico dei Cav ed i finanziamenti regionali sono inadeguati, Anche sulla formazione in atto ridotta va garantita a tutti gli attori coinvolti prevedendo un aumento dei momenti formativi di tutti gli attori coinvolti nei servizi di pronto accoglienza per le donne che subiscono violenza ( forze dell’ordine, pronto soccorso, servizi sociali).
Infine, prevedere una voce specifica sulla violenza di genere implementando in modo consistente i finanziamenti previsti, in atto solo 400.000 euro per tutti gli interventi, prevedendo anche l’utilizzo dei fondi comunitari. L’Osservatorio si è inoltre attivato per un lavoro di monitoraggio per arrivare ad un sistema di rilevazione standardizzato, coordinato e condiviso fra tutte le organizzazioni in grado di generare flussi strutturati di informazione che potranno essere fruibile a livello nazionale e locale per le finalità proprie degli attori politici e sociali coinvolti.