Avvenire di Calabria

Si è tenuto a Melito Porto Salvo ed è stata un'esperienza speciale con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo

«Vivere a colori», concluso il campo di Agape e Piccola Opera

Redazione Web

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E’ appena terminata la settimana di campo promossa dal centro Comunitario Agape e dalla Piccola Opera Papa Giovanni c/o Villa Falco, la comunità che accoglie a Melito Porto Salvo soggetti con disabilità mentale. e quest’anno è stata piuttosto speciale.

E’ stato un campo multietnico a tutti gli effetti, dove ragazzi provenienti da tante parti del mondo hanno condiviso dei momenti importanti, di riflessione, di condivisione, di inclusione, di vita.

Sin da subito i ragazzi si sono sentiti accolti e hanno accolto, riuscendo facilmente a donare e allo stesso tempo ricevere, tornando così  con una  grande voglia di raccontare e di fare. 

I sorrisi, la spontaneità, le canzoni, i balli, i laboratori, le attività svolte, ma anche il lavare i piatti, lo spazzare per terra, le catene di montaggio per fare i panini e tutto il resto - li hanno resi una famiglia, li hanno resi una comunità.

“Siamo partiti da Reggio inconsapevoli di ciò che ci aspettava e siamo arrivati qui che abbiamo creato una comunità” (Marco, Volontario)

Un “cammino”- come lo definiscono i volontari stessi - a volte stancante, ma pieno di bellezza, che li ha svuotati dai piccoli pensieri quotidiani e li ha riempiti di bellezza e felicità.

Felicità, è proprio la parola chiave di questo cammino, infatti, ad ogni riunione in cui i ragazzi si confrontavano, non è mai mancata.

Giornalmente si sono sentiti felici; felici di portare gioia; felici nonostante a volte la stanchezza, consapevoli di aver dato tutto; felici di condividere un cammino con persone nuove, piene di vita, piene di storie; come afferma Silvia - una dei volontari- “Mi porterò dietro le piccole cose di questi giorni: i saluti ripetuti del signor F. Che mi hanno regalato un sorriso ogni giorno, le chiacchierate in giardino con F., la frase di D. “quando siamo felici possiamo fare qualsiasi cosa”, gli abbracci delle famiglie ROM che mi ringraziavano, mi chiedevano i consigli e ripetevano il mio nome con il sorriso sulle labbra, il legame con tutti i volontari, anche i più piccoli che mi hanno reso una persona migliore”.

Insieme ai ragazzi ospiti di Villa Falco sono riusciti a creare e realizzare dei momenti unici, ad estenderli e condividerli nelle divertenti serate di balli e musica insieme alle famiglie Rom, ma soprattutto a costruire dei rapporti tanto forti e solidi che dureranno nel tempo.

I ragazzi di Villa Falco hanno donato tanto ai volontari presenti, insegnando loro che i momenti belli e i sorrisi  permettono di andare avanti qualsiasi cosa accada. A volte ci si preoccupa tanto di qualcosa che non è niente e senza rendersene conto ci si ritrova a non pensare a ciò che conta davvero. A volte si dimentica la gioia della condivisione.

Bisogna ripartire da qui, perché il “cammino” dei ragazzi è appena iniziato e non vedono l’ora di ricominciare, come scrive Keita –  volontario della Costa D’Avorio alla sua prima esperienza- “ Di questi giorni porterò a casa la gioia e l’amicizia. È stato un piacere far parte di questa comunità, mi avete regalato un’esperienza bellissima, spero che continueremo anche durante l’anno a fare queste attività insieme come una bella squadra, e soprattutto non vedo l’ora di ripetere l’esperienza l’anno prossimo”.

Il campo è, dunque, un punto d’inizio, d’incontro, di condivisione, dove i ragazzi hanno imparato che le differenze sono sfumature di colori che riescono a rendere il mondo pieno d’amore, un amore che i ragazzi hanno dato e ricevuto, perché quando tutto si unisce e i colori si mescolano il mondo inizia ad appartenere a tutti e nessuno…sarà escluso mai!

I pensieri dei volontari.

Sono contentissimo di quello che vedo, di quello che state facendo per la gente. Per me è una lezione di vita. Sono contentissimo. Porterò tutto questo bene che state donando all’umanità. Sentirò tantissimo la mancanza dei ragazzi della comunità. Sono contento, davvero. Grazie.

(Moussa)

La cosa che mi porto a casa sono i visi delle persone che ho incontrato qui, i momenti passati assieme, i momenti che mi hanno segnato dentro e per questo mi mancheranno. È stata bellissima la comunità che si è creata  tra tutti: noi, famiglie rom, ragazzi della villa. È stato bello ieri che tutti mi abbiano salutato ringraziandomi e sono dispiaciuto di tornare a casa e non poter continuare l’esperienza.

(Gianluca)

Siamo partiti da Reggio inconsapevoli di ciò che ci aspettava e siamo arrivati qui che abbiamo creato una comunità. È stata davvero un’esperienza indimenticabile e voglio ringraziare tutti voi per questo. Mi sento felice.

(Marco)

Ho appreso tanto e spero di aver lasciato un piccolo pezzettino positivo di me in chiunque ho incontrato. Perché io sono stata egoista e ho voluto prendere tanto da tutti, grazie davvero mi avete regalato tanto.

(Silvia)

È stata un’esperienza indimenticabile sotto tutti i punti di vista, grazie a voi per avermela regalata, non dimenticherò mai niente e nessuno, mi avete davvero segnato dentro.

(Ayub)

Vi ringrazio per quello che c’è stato in questi giorni che sono stati belli e intensi. Ho sempre lavorato con piacere e con il sorriso sulle labbra. È stato bello stare con i rom, che hanno un senso di civiltà che non avrei mai immaginato. Spero di tornare l’anno prossimo e ripetere l’esperienza.

(Domenico)

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