Avvenire di Calabria

Il caso segnalato in molte città italiane, anche in Calabria

Volantini della Polizia che invitano a lasciare casa, la Questura: «È una truffa»

La raccomandazione delle Forze dell'ordine: «Segnalate eventuali episodi ed informate i vostri anziani mettendoli in guardia»

di Redazione Web

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Volantini del Dipartimento di pubblica sicurezza affissi a ridosso di abitazioni ed edifici in cui si invita i residenti degli stabili o degli appartamenti a lasciare le abitazioni, in realtà si tratta di una truffa. A mettere in guardia cittadini ed anziani è la Polizia di Stato.

Negli ultimi giorni sono state molte le segnalazioni giunte da tutta Italia alla Polizia di Stato circa un volantino, affisso sulle facciate di alcune abitazioni e condomini, intestato al Dipartimento della pubblica sicurezza. Nello stesso si intima ai cittadini di far rientro presso i luoghi di usale residenza.


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La "truffa" pare sia arrivata anche a Reggio Calabria. «È evidentemente - fanno sapere dalla Questura reggina - si tratta di una truffa da non assecondare. L’avviso esordisce richiamando un inverosimile obbligo, ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale, di lasciare le eventuali abitazioni ospitanti per un non meglio specificato fine. Obbligo che verrebbe verificato da un presunto controllo delle forze di polizia».

La Polizia di Stato - sottolineano ancora dalla Questura - «rassicura la cittadinanza della falsità del documento, la cui provenienza non è riconducibile ad alcuna autorità istituzionale ma risiede nel probabile tentativo di alcuni malviventi di introdursi indisturbati nelle abitazioni. L’obiettivo dei truffatori è quello di ingenerare preoccupazione, soprattutto tra gli anziani, inducendo i malcapitati a lasciare le abitazioni incustodite, così da potervi accedere per rubare soldi, gioielli o preziosi».


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, il vescovo Morrone incontra la Polizia di Stato


Da qui l'invito a chi dovesse imbattersi in simili volantini: «recarsi all'ufficio di Polizia più vicino o alla stazione dei carabinieri per denunciare l'accaduto». In particolare, ancora l'invito, «parlatene ai più anziani presenti in famiglia o vicini di casa, così da metterli in guardia ed aiutarli a difendersi da questi malfattori».

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