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Il pluripremiato spettacolo tratto dal film di Alfred Hitchcock
“39 scalini”, di John Buchan in scena questa domenica 17 marzo alle ore 18.30 presso il Palazzo della Cultura di Locri, nell’ambito della rassegna “Locri a Teatro”. Una produzione di Cattive Compagnie per Ab Management e Lea Productions, firmata dalla regia di Leonardo Buttaroni.
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La celebre black comedy, ispirata al film di Alfred Hitchcock del 1935, riprende l’adattamento teatrale di Patrick Barlow ed è costruita intorno a un cast di quattro attori. La consolidata e affiatata squadra formata da Alessandro Di Somma, Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan si cala qui in una moltitudine di personaggi dalle caratteristiche più diverse. Buoni, cattivi, uomini, donne e anche oggetti inanimati.
"39 scalini" è una corsa vertiginosa fino all’ultimo travestimento dai ritmi narrativi serrati e incalzanti che conserva la ricchezza dei dettagli psicologici della versione cinematografica. Girata del celebre maestro del noir, da cui riprende l’umorismo graffiante e acuto, l’alta tensione e la suspense.
Il protagonista dell’opera è Richard Hannay, un uomo d’affari intrappolato in un giallo apparentemente senza uscita. Interpretato da un solo attore, mentre gli altri tre ruotano vorticosamente nelle vesti di 38 personaggi diversi. In un susseguirsi di gag esilaranti, intrighi, colpi di scena e citazioni cinematografiche che rendono lo spettacolo irresistibilmente suggestivo e coinvolgente.
Intrighi internazionali, complotti criminali, donne seducenti e ammaliatrici. Un giallo sottile tutto giocato sulle gag e travestimenti che lo rendono contemporaneamente una pièce brillante che strizza l’occhio alla commedia inglese contemporanea.
Con "39 scalini" «Il pubblico viaggia di fantasia – afferma il regista Buttaroni - attraverso le trovate sceniche basate sulle precise intenzioni degli attori che smuovono nello spettatore un infantile gioco d’illusione. Così tutta la “pellicola” si svolge davanti agli spettatori che seguono le imprese di un solo protagonista. Costantemente in scena eppure sempre in fuga. Alle cui spalle la trama scorre, ma sulle figurazioni e sull’abilità degli altri interpreti».
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Uno spettacolo pluripremiato, anche per le scenografie curate da Paolo Carbone, nel prestigioso Premio Cerami. Perché porta in scena una personalissima cifra teatrale che danza tra commedia e tragedia, cinema e teatro.
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