Avvenire di Calabria

Anche i reggini si organizzano per aiutare chi è in difficoltà. I Vigili del Fuoco a sirene spiegate incoraggiano medici e infermieri nella battaglia

59 nuovi casi. Arriva la spesa sospesa. I VVF abbracciano il GOM

Redazione Web

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Le persone risultate positive al Coronavirus ad oggi domenica 29 marzo 2020 in Calabria sono 614 (+59 rispetto a ieri), quelle negative sono 6079. In Calabria sono stati effettuati in tutto 6693 tamponi

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
- Catanzaro: 22 in reparto; 11 in rianimazione; 102 in isolamento domiciliare; 4 guariti; 1 deceduto
- Cosenza: 49 in reparto; 3 in rianimazione; 104 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 11 deceduti
- Reggio Calabria: 31 in reparto; 4 in rianimazione; 138 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti
- Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto
- Crotone: 19 in reparto; 0 in rianimazione; 59 in isolamento domiciliare; 3 deceduto

I soggetti in quarantena volontaria sono 8198, così distribuiti:
- Cosenza: 2203
- Crotone: 1023
- Catanzaro: 1037
- Vibo Valentia: 658
- Reggio Calabria: 3277
Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.227.
Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

Intanto anche a Reggio Calabria arriva la "spesa sospesa" un modo concreto per aiutare chi si trova in difficoltà in questa fase emergenziale. La rete già da ieri pomeriggio rilanciava l’appello di singoli cittadini ad altrettanti conoscenti o amici, vicini di casa, chiunque fosse con il frigo vuoto a contattare in privato per un aiuto.

L’iniziativa rimbalzava a Reggio Calabria seguendo l’onda lunga di altre città italiane dove anche gruppi di cittadini, associazioni e comitati si stavano muovendo in tale senso. Tra questi a Reggio anche “La Strada” aveva scritto al primo cittadino per un impegno in tal senso per rendere concreto quel “patto di solidarietà” tra cittadini e istituzioni in favore di quelle persone che versano in gravi difficoltà economiche. Oggi l’annuncio del via libera di Palazzo San Giorgio.

Cos’è la “spesa sospesa”?
Solitamente funziona così: chi va a fare la spesa per se e la sua famiglia può comprare qualcosa in più (per esempio un pacco di pasta) e lasciarlo in un’apposita cesta messa li dal negoziante lì per qualcuno che ne ha bisogno.

Così da questo lunedì sarà possibile farlo anche a Reggio Calabria. Alcune catene di supermercati hanno già aderito, ha fatto sapere il sindaco Giuseppe Falcomatà, ma altre stanno aderendo. Per gli esercenti che volessero aderire possono segnalare la propria disponibilità scrivendo all'indirizzo sindaco@reggiocal.it

«Gli alimentari “sospesi” - ha spiegato il consigliere comunale delegato alla Protezione Civile Antonio Ruvolo - saranno ritirati ogni giorno dalla Protezione Civile che attrezzerà una sorta di "magazzino" alimentare al Centro Operativo Comunale, in collaborazione con le associazioni di volontari che già operano sul nostro territorio. Parallelamente le persone in difficoltà, mantenendo l'anonimato, potranno farne richiesta e i volontari consegneranno la spesa direttamente a casa».

Questa mattina intanto una rappresentanza del Comando provinciale de Vigili del Fuoco di Reggio Calabria a sirene spiegate ha voluto rendere omaggio, davanti alle tende predisposte per il triage del Covid19, ai camici bianchi del Grande Ospedale Metropolitano che, in questo momento, stanno combattendo con il “nemico invisibile” e si stanno prodigando alla cura dei pazienti colpiti.

Un semplice gesto di vicinanza e di ringraziamento, accompagnato dal suono delle sirene e da un sentito applauso dei Pompieri, accolto con commozione dal dott. Giuseppe Foti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del GOM, con al seguito il personale medico e paramedico del reparto.

La Calabria è la prima regione in Italia ad aver richiesto e ottenuto di poter utilizzare il Ruxolitinib per il trattamento di pazienti affetti da Covid19. Il farmaco, attualmente, viene usato in ematologia per le sindromi mieloproliferative croniche.

Si tratta di una terapia sperimentale, partita lo scorso 27 marzo, autorizzata dal Comitato Etico regionale, che vede interessati, al momento, tre pazienti ricoverati presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Cosenza. Per tutti e tre i pazienti si è notato un miglioramento clinico e dei dati obiettivi di laboratorio, mentre due di loro non hanno più avuto bisogno di ossigeno dopo due giorni di trattamento.

Lo studio è stato ideato dai dottori Mendicino e Botta dell’U.O. Ematologia di Cosenza e dal Prof Marco Rossi dell’Università Magna Graecia e sarà esteso, anche, agli altri ospedali della regione. Pur con le dovute cautele, i primi dati sembrano essere molto incoraggianti. Pertanto si prevede nei prossimi giorni di poter trattare un maggiore numero di pazienti.

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