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L’eredità della Grecia antica vive nel teatro contemporaneo più di quanto si possa immaginare. Lo dimostrano le rassegne teatrali che stanno animando la Locride, capaci di far dialogare i modelli narrativi classici con le emozioni del nostro tempo. Protagonista di questo incontro è “L’Artbitrato. La risoluzione della contesa”, commedia di Menandro portata in scena da una nuova e originale produzione 2025.
«La Grecia antica è vicina! Nella fiction contemporanea, perfino in quella televisiva, si rispecchiano modelli narrativi concepiti oltre duemila anni fa». Così si apre l’introduzione a una delle iniziative teatrali più significative della stagione estiva calabrese. E proprio il teatro antico, con il suo linguaggio magnetico e universale, continua a parlare alla nostra contemporaneità.

Nella Locride, grazie al programma teatrale curato da Domenico Pantano, il pubblico può assistere a spettacoli che risvegliano le radici culturali del territorio. Tra questi, la messinscena de “L’Artbitrato. La risoluzione della contesa” da Menandro, per la regia di Roberto Zorzut e Rosa Ferraiolo, sarà proposta in due date speciali: sabato 30 agosto, alle 21, presso la Villa romana di Casignana, nell’ambito delle Stagioni Teatrali di Calabria a cura di T.C.A. Teatri Calabresi Associati, e domenica 31 agosto, sempre alle 21, nella Corte del Palazzo di Città di Locri, all’interno della XXXI Stagione Teatrale della Locride 2024-2025 promossa dal Centro Teatrale Meridionale.
La commedia, tratta da un testo di Menandro, si presenta come un perfetto congegno drammaturgico, costruito su relazioni segrete, equivoci, inganni e agnizioni. La protagonista, Pànfile, è sposata con Charisio ma, in seguito a un trauma subito prima del matrimonio, dà alla luce un bambino concepito con un uomo sconosciuto, durante una notte buia. Per evitare lo scandalo, il neonato viene abbandonato con un piccolo corredo di gioielli.
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La trama si snoda tra tensioni familiari, silenzi, menzogne e tentativi di riconciliazione. Il ritrovamento del bambino e il riconoscimento dell’anello perduto innescano una serie di rivelazioni che porteranno al lieto fine, secondo la tipica struttura della Commedia Nuova greca.
In scena, oltre ai registi Zorzut e Ferraiolo, recitano Alessandra Cavallari, Gabriele Giusti e Gianluca Rossetti. Le coreografie sono firmate da Michele Sigillò, le musiche da Eugenio Tassitano, Maria Piazza, Pietro Bega e Oretta Orengo. Le scene portano la firma di Renato Mambor e Roberta Gentili, mentre le maschere sono realizzate da Emanuele D’Andrea, Roberta Gentili e Roberto Zorzut. Aiuto regia è Francesca Verrelli.
Il fascino delle commedie di Menandro, vissuto nel IV secolo a.C., sta nella loro capacità di raccontare storie universali con grande acutezza psicologica. La sua Commedia Nuova, antesignana del teatro borghese e persino di alcuni aspetti del romanzo moderno, ci restituisce il mondo dell’uomo comune, con i suoi affetti, le sue incertezze, le sue passioni. Il caso, l’eros, la quotidianità: tutto concorre a creare un intreccio credibile e coinvolgente.
In questo senso, “L’Artbitrato” non è solo una ricostruzione filologica, ma una riattualizzazione teatrale, dove l’uso delle maschere antiche, la cura per il linguaggio e la potenza visiva delle scene rendono il testo classico uno specchio per il nostro presente.
La nuova produzione 2025 è firmata Seven Cults srls e si distingue per l’attenzione al valore didattico e culturale dello spettacolo, nel contesto della promozione del patrimonio classico in Calabria.

Gli appuntamenti si avvalgono del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri e del Comune di Casignana, e sono co-finanziati con Risorse PAC 2014-2020 - Azione 6.8.3, nell’ambito dell’Avviso pubblico Eventi di promozione culturale 2024 della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

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